Lo richiede anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile firmata nel 2015 dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite: entro il 2030 bisognerà aver raggiunto la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini e la parità di retribuzione per lavoro di pari valore (Goal 8.5 – Lavoro dignitoso e retribuzione), ma non solo. Entro il 2030 bisognerà arrivare a riconoscere e valorizzare il lavoro di cura e il lavoro domestico non retribuiti tramite la fornitura di servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione della responsabilità condivisa all’interno del nucleo familiare, secondo le caratteristiche nazionali (Goal 5.4 – Parità di genere). Una premessa necessaria per sottolineare come il Gender Pay Gap sia un problema di carattere globale che ostacola il percorso verso la sostenibilità sociale ed economica.
Gender gap
Gender Pay Gap: cause, numeri e azioni per colmare il divario retributivo di genere
Stereotipi, bias, disponibilità di ore ridotta, interruzioni di carriera sono fattori che contribuiscono ad acuire le differenze. E se rispetto alle opportunità professionali per le donne l’Italia si trova molto indietro rispetto alla classifica globale, il Paese risponde con una legge sulla parità salariale che prevede l’introduzione di una certificazione della gender equity sul lavoro

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