Formazione

Maticmind: come coltivare talenti insieme alle università



Indirizzo copiato

L’azienda ICT ha realizzato numerose iniziative con il mondo accademico per attrarre i giovani, supportandoli nell’avviamento lavorativo

Pubblicato il 16 set 2024



maticmind università
Immagine di PeopleImages.com – Yuri A da Shutterstock

La collaborazione tra aziende e mondo accademico è fondamentale per lo sviluppo solido e duraturo del Paese. Senza una connessione diretta tra chi prepara e chi impiega i futuri lavoratori, si rischia lo “scollamento” delle competenze e lo shortage di professionisti qualificati, alterando l’equilibrio domanda-offerta. Ciò vale a maggiore ragione per i settori più dinamici come l’Information and Communications Technology perché l’innovazione viaggia a ritmi velocissimi e richiede un aggiornamento continuo delle skill.

In questo scenario, si inseriscono le iniziative di Maticmind a supporto dei progetti universitari, con il duplice obiettivo di attrarre i giovani talenti e aiutare i neolaureati nella comprensione del contesto lavorativo. Ne parlano Ilaria Rolandi e Sara Podeschi, rispettivamente HR Director e HR Business Partner della società.

Preparare i giovani al lavoro: un dovere sociale

Nella prospettiva di Maticmind, le università (così come gli istituti superiori e professionali) rappresentano un bacino di risorse ricchissimo e il canale più diretto per scovare i giovani talenti. Reperire e soprattutto attirare in azienda i lavoratori di nuova generazione richiede infatti un netto cambio di approccio.

«La mentalità – afferma Podeschi – è profondamente diversa rispetto al passato. I giovani oggi non accettano l’impiego o lo stage solo per ragioni economiche, ma bisogna offrire loro un pacchetto completo, che evidenzi le prospettive di crescita, i plus aziendali, le tecnologie utilizzate e così via. I ragazzi fanno molte più domande sulla vita in azienda e sulle opportunità ad ampio raggio».

Who's Who

Sara Podeschi

HR Business Partner di Maticmind

Sara Podeschi

Ecco perché è decisivo farsi conoscere dai potenziali candidati e la connessione con le università, dove appunto vengono forgiati i professionisti del futuro, è un’ottima vetrina.

Tuttavia, il link impresa-scuola è cruciale anche dalla prospettiva di studenti e neolaureati. Grazie all’incontro e allo scambio diretto con le aziende nell’ambito dei progetti universitari, i giovani possono maturare una maggiore consapevolezza sul futuro lavorativo che li attende e su come le conoscenze acquisite possano essere applicate effettivamente sul campo.

«Nella nostra visione – dichiara Rolandi – l’azienda deve essere lo specchio del Paese, quindi portare un contributo alla società. Le nostre iniziative non sono finalizzate esclusivamente alla ricerca dei talenti da assumere, ma intendono anche fornire conoscenze e informazioni utili a chi si affaccia sul mondo del lavoro. Riteniamo che sia un nostro dovere sociale aiutare i giovani nel percorso di avvicinamento alla professione».

Who's Who

Ilaria Rolandi

HR Director di Maticmind

Ilaria Rolandi

I progetti con le università, dai Career Day al dottorato

Passando dalla teoria alla pratica, Rolandi spiega le diverse strategie di collaborazione che Maticmind ha sviluppato in ambito accademico per coinvolgere le nuove generazioni:

  • innanzitutto, la partecipazione attiva, mettendosi a fianco degli studenti in aula oppure offrendo l’opportunità di vivere un’esperienza in azienda;
  • la sponsorizzazione di iniziative che valorizzino i talenti dell’ingegneria;
  • l’adesione a eventi di recruiting che, in una logica win-win, permettono sia di promuovere il brand tra i futuri professionisti sia di chiarire loro le dinamiche aziendali.

«Intervenendo ai Career Day delle università – aggiunge Rolandi – abbiamo l’opportunità di farci conoscere, mentre i giovani apprendono come le conoscenze acquisite durante il percorso formativo possano trovare applicazione concreta nel mondo del lavoro».

Tra le iniziative principali attuate in collaborazione con il mondo accademico, Rolandi cita il progetto internazionale realizzato insieme all’Università Federico II di Napoli, nell’ambito del programma Cisco Academy – DTLab Networking Bootcamp. L’iniziativa intende formare esperti del Networking, capaci di gestire le moderne infrastrutture di rete grazie a strumenti di automazione, intelligenza artificiale e cybersecurity.

«Un’altro esempio – prosegue la Responsabile HR – è il Dottorato di Ricerca sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, che ci vedrà impegnati nel finanziamento di una borsa di studio ad hoc. Il dottorando viene inserito all’interno dell’azienda e si occuperà di seguire i progetti in ambito Internet Of Things».

Iniziative a favore delle donne e in ambito HR

L’impegno del system integrator italiano è rivolto anche alla promozione della presenza femminile nell’ambito delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).

«Con Ordine degli Ingegneri e Cesop HR Consulting Company– prosegue Rolandi – Maticmind partecipa come azienda ambassador al Premio Tesi di Laurea Ingenio al Femminile rivolto a neolaureate appartenenti ai corsi ingegneristici. Abbiamo anche partecipato all’evento Il Futuro è Digitale dell’Università di Genova, finalizzato a discutere e promuovere il ruolo delle donne nel settore ICT. Vista la scarsa rappresentanza femminile nel comparto tecnologico, siamo particolarmente attenti al tema della disparità di genere e impegnati per il miglioramento dell’inclusività».

Un’altra iniziativa, sempre rivolta ai giovani ma esterna all’ambito universitario, è stata la partecipazione all’evento online Ask HR organizzato da Joinrs Italia, una community che mette in contatto universitari e profili junior con aziende e job seekers. «La diretta – sintetizza Podeschi – è stata pensata per rispondere alle domande di studenti, neolaureati e giovani professionisti delle Risorse Umane su argomenti chiave quali la stesura di un curriculum efficace, strategie per prepararsi a un colloquio di lavoro e suggerimenti per andare a ricoprire il ruolo HR in azienda. Iniziative simili ci permettono di avvicinarci al mondo dei giovani, cambiando il nostro approccio tradizionale in base al target».

Insomma, per approcciare le nuove generazioni serve la capacità di ragionare diversamente e utilizzare i canali corretti, abbracciando una pluralità di strategie che vedono il mondo accademico come anello di congiunzione tra le aziende e chi sta entrando nel mondo del lavoro.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4