INTERVISTA

Valorizzazione del capitale umano, Bluvacanze punta su giovani, formazione e welfare



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Tra le più grandi aziende turistiche italiane, negli anni il Gruppo si è reinventato per tenere il passo con un mondo del lavoro che evolve. Dal focus sugli under 30 ai percorsi di upskilling e reskilling, passando per le politiche a supporto del benessere dei dipendenti e della genitorialità. Il racconto dell’HR Director, Gabriele Querelante

Pubblicato il 16 ott 2024




L’ “impegno” è uno dei valori che caratterizzano la mission del Gruppo Bluvacanze. Un concetto che, come ci ha raccontato il suo Human Resources Director, Gabriele Querelante, si concretizza non solo nella conquista della fiducia dei clienti, ma anche nell’attenzione costante alla crescita dell’azienda e delle sue persone.

Una strategia che accompagna il Gruppo – a cui fanno capo le agenzie di viaggio associate Bluvacanze e Vivere&Viaggiare, il polo affiliativo Blunet, il tour operator Going e Cisalpina Tours, azienda che opera nel settore del Business Travel e Mice (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) – da più di cinquant’anni, e che ha visto nel 2015 l’acquisizione da parte di MSC e nel 2022 l’avvio di un percorso di internazionalizzazione, coinvolgendo in modo integrato le sue tre business unit: corporate travel, tour operating e retail.

Avanza il digitale e Bluvacanze cambia pelle

«Il nostro settore si è dovuto in parte reinventare negli anni – ci ha raccontato il Manager -, complice anche la diffusione del digitale con le sue ricadute: da un lato abbiamo automatizzato alcuni processi e “riqualificato” parte della forza lavoro, dall’altro c’è stato un proliferare di strumenti che oggi supportano la nostra attività e che richiedono competenze specifiche e un’attitudine al loro utilizzo. Infine, di pari passo è anche cambiato il nostro ruolo, diventando dei veri e propri consulenti: in un mondo dove le prenotazioni sono a portata di clic, noi ci connotiamo come degli assistenti di viaggio, di piacere o di lavoro che sia (nel Gruppo una grossa quota parte di operatori, circa 400, opera nel mondo del Business Travel, ndr.), con una professionalità che consente di trovare la soluzione migliore (anche in termini di prezzo e formula) che risponda alle richieste e alle aspettative specifiche del singolo».

Who's Who

Gabriele Querelante

Human Resources Director, Bluvacanze

Gabriele Querelante

È tempo di pensare agli under 30 e alle nuove competenze

Un reinventarsi che ha portato Bluvacanze a rivolgere la sua attenzione verso i giovani under 30 (dal 2022 a oggi il Gruppo ne ha assunti più di 200, ndr.) e le competenze: «Siamo costantemente alla ricerca di persone che comprendano il nostro lavoro, che abbiano voglia di mettersi in gioco e che dimostrino passione. E poi, riallacciandomi a quanto detto in precedenza, serve anche una predisposizione verso le tecnologie informatiche, che sono alla base dei sistemi di prenotazione dei servizi che compongono la filiera del viaggio.

Non a caso oggi, a parte gli operatori per il business travel e per le funzioni di staff, quello che ricerchiamo sono i tecnici informatici altamente qualificati in grado di operare in un ambiente di totale sicurezza dei dati sensibili, gli esperti di CRM Salesforce e i professionisti di Marketing Digitale, fondamentali in un settore dove la comunicazione tra consumatori che scelgono il contatto attraverso touchpoint digitali e punti vendita sul territorio viene gestita da un dipartimento specializzato».

Per un Gruppo che si occupa di viaggi e che si sta aprendo all’internazionalizzazione anche la conoscenza di lingue straniere non può mancare, ha sottolineato Querelante, così come le soft skill, empatia e problem solving, in primis: «È così che riusciamo a fornire ai nostri clienti il servizio migliore. La nostra professione è fatta di relazioni umane, entriamo nel DNA di chi vuole o deve viaggiare, con determinate comodità, date e orari».

La formazione: un passaggio obbligato per allineare persone e Gruppo

Trovare le persone giuste è però solo il primo passo, serve anche prepararle, farle sentire parte di un Gruppo e dare loro la possibilità di crescere. Partendo da questa considerazione Bluvacanze ha disegnato un progetto dedicato alla Generazione Z, ci ha raccontato Querelante: «A loro viene dedicata una formazione ad hoc che prevede 24 mesi di attività specifiche, con approfondimenti e aggiornamenti continui. Il primo mese serve per conoscersi reciprocamente, si tratta di un percorso gratuito fatto in aula, con esercitazioni, test e prove, che fornisce ai candidati tutti gli elementi per comprendere tutte le sfaccettature del lavoro che andranno a fare e decidere consapevolmente se continuare o meno.

In seguito, si entra più nell’operatività e quindi c’è anche una parte di formazione sul campo, che spazia dai task più semplici (come, ad esempio, prenotare un treno o un albergo) a quelli più complessi (la gestione dei gruppi o le prenotazioni di voli direttamente sui sistemi criptici, per dirne un paio). Questa fase dura indicativamente quasi due anni, è influenzata infatti dalle competenze e dalla velocità di apprendimento, e prevede che almeno 4 ore a settimana siano dedicate alla formazione».

A parte avere un team di 10 persone che si occupa di quest’area, il Gruppo crede fortemente anche nel supporto dei tutor, che affiancano i neo-assunti per circa 6 mesi: è una formazione fatta di persona che consente di avere un rapporto “umano” e diretto con il singolo. Un’attenzione questa rimarcata anche dal fatto che in Bluvacanze non esistono i tirocini, «dopo il mese, proponiamo un anno di contratto a tempo determinato, alla sua scadenza nel 90% dei casi il rapporto di lavoro diventa a tempo indeterminato».

Bluvacanze spinge l’acceleratore anche sulle opportunità di crescita

L’attenzione del Gruppo non si esaurisce chiaramente nei primi anni di esperienza, ma segue i dipendenti lungo tutto il loro employee journey. E così, di fonte a una parte della popolazione aziendale che rischiava di rimanere indietro, ha previsto dei percorsi di reskilling e di potenziamento.

«Si tratta di un impegno che ci prendiamo nei confronti delle persone e questo poi ovviamente ci ripaga anche in termini di fidelizzazione: il nostro tasso di turnover è sempre al di sotto del 2% annuo. Basata su un sistema di valori interno che fa riferimento alla capogruppo MSC, l’employee retention è continuamente incentivata dall’adozione di specifiche policy aziendali», racconta il Manager, che ha sottolineato che le opportunità di crescita si avvalgono anche di una nuova possibilità, «ovvero il trasferimento in una delle 9 sedi estere aperte nell’ultimo anno.

Si tratta di una cosa insolita per un’azienda che opera nel nostro settore: è, infatti, la prima volta una Travel Management Company italiana approda all’estero. E siamo solo all’inizio del nostro percorso di internazionalizzazione, che ci vedrà a breve raggiungere anche l’Estremo Oriente e il Sudafrica. Tutto questo chiaramente crea nuove e interessanti opportunità di carriera, che condividiamo costantemente con le persone che lavorano nel Gruppo.

Crediamo, infatti, fermamente nel rendere tutti partecipi dei progetti aziendali e comunichiamo quando ci sono aree che si stanno sviluppando o anche solo dei progetti specifici che partono su alcuni cluster di clienti che richiedono delle professionalità dedicate. In pratica quello che accade, in questi casi, è che si aprono dei veri e propri percorsi di candidatura interni».

Mettere le persone nelle condizioni migliori per lavorare

«Le politiche di welfare e gli incentivi economici che abbiamo definito sono alla base del nostro impegno per migliorare il percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda e renderla sempre più attraente, anche grazie al giusto equilibrio con la vita privata. Lavoriamo in un settore che non si ferma mai e si interfaccia quotidianamente con realtà internazionali, con le quali il confronto è sempre molto interessante e istruttivo su temi sia di organizzazione del lavoro sia di welfare aziendale», ha ribadito Querelante.

E una delle cose che viene più apprezzata e riconosciuta come un valore aggiunto da chi lavora nel Gruppo è la flessibilità nell’organizzazione del lavoro che consente di trovare un buon bilanciamento con gli impegni personali: «La nostra realtà è attiva h24, 365 giorni all’anno. Quando si lavora su turni al di fuori della fascia 8 – 20 dal lunedì al venerdì, le persone hanno la possibilità di farlo in Smart Working, che poi si traduce nella possibilità di scegliere quando e dove lavorare nella maggior parte dei casi: il turno 6 – 14 è uno dei più gettonati», ha raccontato il Manager.

Il Gruppo ha poi introdotto anche delle misure a supporto della genitorialità: garantisce alle neomamme uno stipendio minimo del 60% per tutto il periodo di assenza per la maternità facoltativa facendosi carico delle integrazioni retributive e ha previsto permessi aggiuntivi per l’assistenza dei bambini e per i neo papà.

Inoltre, è possibile usufruire di tariffe agevolate per viaggi e crociere, permettendo anche a chi non ha sufficienti disponibilità economiche di partire per le vacanze.

Al quadro complessivo si aggiunge l’organizzazione di momenti di aggregazione come il Family Day, che quest’anno si è tenuto il 9 e 10 settembre, coinvolgendo varie sedi italiane, e che ha visto le porte degli uffici aprirsi ai familiari dei dipendenti così da condividere luoghi e attività che riguardano la sfera professionale.

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