Le dinamiche tra aziende e dipendenti stanno evolvendo rapidamente e tra i fenomeni emergenti rientra il Quiet Firing (anche detto Silent Firing), o licenziamento silenzioso, una pratica con cui alcune organizzazioni portano i dipendenti a lasciare il proprio impiego senza un confronto diretto o una comunicazione esplicita.
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Cosa si intende per Quiet Firing e quali sono i segnali
A differenza di un licenziamento formale, il Quiet Firing si manifesta attraverso un progressivo disinvestimento nei confronti del lavoratore. Questo può avvenire tramite la riduzione delle opportunità di crescita, la mancata assegnazione di incarichi significativi o l’esclusione da momenti chiave della vita aziendale. In un certo senso, il Silent Firing rappresenta lo step successivo al Quiet Quitting.
Un dipendente potrebbe trovarsi in questa situazione quando si verificano alcune condizioni, tra cui:
- Mancanza di feedback e riconoscimento delle proprie performance;
- Assenza di aumenti salariali, promozioni o percorsi di crescita professionale;
- Esclusione da progetti strategici, riunioni o eventi aziendali;
- Assegnazione di incarichi poco stimolanti o non in linea con le proprie competenze;
- Difficoltà nel ricevere risposte o nel dialogare con i propri responsabili.
Queste condizioni possono portare a un senso di insoddisfazione e spingere il dipendente a valutare altre opportunità professionali.
Implicazioni per le aziende del licenziamento silenzioso
Sebbene il Quiet Firing possa sembrare un approccio indiretto alla gestione del personale, ha implicazioni significative per le aziende, tra cui riduzione della motivazione e della produttività all’interno del team, aumento del turnover e dei relativi costi di selezione e formazione e – non per ultimo – impatto sulla reputazione aziendale, che può rendere più difficile attrarre e trattenere talenti.
Come evitare il Quiet Firing?
Creare una cultura aziendale basata sul riconoscimento e sul coinvolgimento è essenziale per costruire organizzazioni solide e competitive nel lungo termine.. Ecco perché le aziende che desiderano mantenere un ambiente di lavoro positivo e produttivo devono adottare strategie basate su:
- Comunicazione chiara e trasparente, per favorire il dialogo tra dipendenti e manager;
- Piani di sviluppo professionale, che diano ai lavoratori prospettive di crescita;
- Processi di feedback strutturati, per riconoscere e valorizzare le competenze.
Quiet Firing vs Mobbing: quali sono le differenze?
Sebbene il Quiet Firing e il mobbing possano sembrare fenomeni simili, esistono differenze sostanziali nel modo in cui vengono messi in atto e negli effetti che producono.
1. Natura del comportamento
- Mobbing: si tratta di una serie di comportamenti attivi e intenzionali volti a danneggiare psicologicamente un dipendente. Il mobbing si manifesta attraverso atteggiamenti ostili, critiche ripetute, umiliazioni e vessazioni esplicite.
- Quiet Firing: è un approccio passivo in cui il dipendente viene progressivamente emarginato senza un attacco diretto. Il datore di lavoro o il superiore non agisce con ostilità esplicita, ma smette di investire sulla persona, portandola a sentirsi irrilevante o demotivata.
2. Intensità e visibilità
- Mobbing: è evidente e riconoscibile, spesso caratterizzato da conflitti aperti e azioni ripetute che mirano a rendere l’ambiente di lavoro insostenibile per la vittima.
- Quiet Firing: è più difficile da individuare, poiché si basa su segnali sottili come la mancanza di feedback, l’assenza di opportunità di crescita e l’esclusione dai processi decisionali.
3. Obiettivo finale
- Mobbing: l’obiettivo è spesso quello di stressare il dipendente fino a indurlo a lasciare il posto di lavoro, creando un ambiente ostile. In alcuni casi, può essere anche una forma di punizione.
- Quiet Firing: l’azienda non vuole licenziare direttamente il dipendente, ma riduce gradualmente il suo coinvolgimento fino a spingerlo a prendere la decisione di dimettersi in autonomia.
4. Tattiche comuni
- Mobbing: si manifesta attraverso critiche, umiliazioni e/o isolamento forzato.
- Quiet Firing: riguarda la mancanza di feedback, esclusione da progetti, stagnazione della carriera
Differenze | Mobbing | Quiet Firing |
---|---|---|
Tipo di comportamento | Attivo e ostile | Passivo e marginalizzante |
Evidenza del fenomeno | Palese e riconoscibile | Difficile da individuare e non dichiarato |
Obiettivo | Stressare o punire il dipendente | Spingerlo a dimettersi senza conflitto |
Tattiche comuni | Critiche, umiliazioni, isolamento forzato | Mancanza di feedback, esclusione da progetti, stagnazione della carriera |