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Generazioni a confronto: come mappare e valorizzare le competenze in azienda



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Oggi Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z convivono nello stesso ambiente di lavoro con approcci e capabilities diverse. Ecco perché è necessario essere supportati da modelli che aiutano a individuare le skill, favorire collaborazione e sviluppare strategie di crescita, migliorando inclusione, produttività e competitività in un mercato in continua evoluzione

Pubblicato il 24 mar 2025

Ileana Barbatiello

Consultant, Methodos

Edlira Gjokhilaj

Manager, Methodos

Chiara Provasi

Consultant, Methodos



Generazioni a confronto

Ogni azienda è una comunità di mondi, ambizioni e capacità con una straordinaria ricchezza generazionale: Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z convivono nello stesso ambiente di lavoro, portando con sé bagagli di esperienze, approcci e competenze differenti. Una diversità che rappresenta una grande opportunità se adeguatamente compresa e valorizzata.

Altrimenti può alimentare un disagio crescente.

Per esempio, secondo un’indagine condotta da PwC, il 25% dei lavoratori dichiara di voler cambiare lavoro entro 12 mesi e la quota di professionisti incline alle dimissioni aumenta per le giovani generazioni, raggiungendo il 37% degli intervistati per la Gen Z e il 32% dei millennial.

È quindi indispensabile che i leader aziendali e le funzioni HR riconoscano il valore e la complessità della gestione intergenerazionale, una sfida sempre più centrale nelle organizzazioni. Ogni generazione è caratterizzata da principi, prospettive ed esperienze diverse che ne guidano comportamenti, stili di vita e aspirazioni personali. I leader aziendali devono essere consapevoli di queste differenze, capitalizzarle e valorizzarle per ottenere risultati positivi per l’individuo, il team e l’organizzazione, massimizzando il potenziale di ciascuno.

Per rispondere a questa esigenza di inclusione, Methodos ha sviluppato il DNA Generazionale, un modello innovativo che consente alle aziende di mappare e analizzare come le diverse generazioni utilizzano e valorizzano le proprie competenze. Si tratta di un approccio che fornisce una visione chiara e strategica del capitale umano, aiutando le organizzazioni a migliorare la collaborazione intergenerazionale e a prepararsi per il futuro.

Il modello prevede un assessment mirato attraverso il quale le aziende possono identificare i gap intergenerazionali, individuare opportunità di sviluppo e definire strategie per migliorare la collaborazione tra persone di età e background diversi.

Il modello del DNA Generazionale

Il DNA Generazionale si basa sulla suddivisione delle competenze in tre aree chiave.

Life Approach

Il modo in cui le diverse generazioni affrontano la vita quotidiana è caratterizzato da una serie di approcci e attitudini che ne determinano la capacità di risolvere problemi, crescere personalmente e gestire le dinamiche sociali. In ciò è compresa la gestione dell’immagine professionale, la propensione all’apprendimento continuo e la predisposizione alla collaborazione tra generazioni. Inoltre, il Life Approach considera anche la sperimentazione di nuove soluzioni e un approccio creativo alla risoluzione dei problemi, elementi fondamentali per affrontare con successo un contesto in continua evoluzione.

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Istruzione

Generational Values

Le scelte, le interazioni e le priorità delle diverse generazioni sono influenzate dai loro valori e motivazioni; sono questi che determinano il loro approccio al lavoro, alle relazioni e alla società. Tra gli aspetti chiave considerati dal modello ci sono l’attitudine alla sostenibilità nelle scelte quotidiane, l’equilibrio tra vita privata e professionale, e la creazione di ambienti inclusivi. In questo contesto, la collaborazione intergenerazionale gioca un ruolo centrale, così come la capacità di adattamento e di gestione del cambiamento, elementi sempre più rilevanti in un mercato dinamico.

Technology Affinity

I livelli di adozione e le modalità di utilizzo delle nuove tecnologie variano significativamente tra le diverse generazioni, e queste distinzioni sono rese ancora più evidenti dalla continua evoluzione delle stesse.

La capacità di esplorare nuove tecnologie, creare prompt efficaci e apprendere rapidamente a usare strumenti innovativi rappresentano competenze fondamentali. Inoltre, l’adozione consapevole della tecnologia per ottimizzare il lavoro e la produttività si configura come un vantaggio competitivo essenziale nel contesto attuale.

I vantaggi per le aziende del DNA Generazionale

Adottare il DNA Generazionale significa dotarsi di uno strumento potente per:

  • Identificare punti di forza e aree di miglioramento all’interno delle diverse generazioni presenti in azienda, permettendo interventi mirati di sviluppo. Grazie al DNA Generazionale, è possibile ottenere una fotografia chiara delle competenze e delle attitudini di ogni gruppo di persone, consentendo alle aziende di elaborare piani di formazione e crescita personalizzati per valorizzare al meglio ciascuna generazione.
  • Sviluppare strategie di upskilling e reskilling personalizzate, basate su dati concreti e sulle reali esigenze di crescita dei dipendenti. Un’analisi approfondita delle competenze per generazione permette di progettare percorsi di apprendimento su misura, garantendo un’evoluzione continua delle capacità professionali e una maggiore adattabilità ai cambiamenti del mercato. Tra gli strumenti più efficaci emerge il reverse mentoring; con questo le generazioni più giovani supportano i colleghi senior nell’adozione di nuove tecnologie e approcci innovativi, un driver fondamentale per l’aggiornamento delle competenze.
  • Prepararsi ai cambiamenti del mercato del lavoro, garantendo un’organizzazione flessibile, adattabile e innovativa. L’analisi delle competenze generazionali aiuta a individuare trend emergenti e a sviluppare piani di azione per rispondere prontamente alle nuove esigenze lavorative, mantenendo un vantaggio competitivo nel settore di riferimento.
  • Creare e promuovere un ambiente lavorativo più equo e inclusivo, dove ogni generazione si sente valorizzata e parte attiva dell’organizzazione.
  • Aumentare il coinvolgimento e la retention dei talenti, grazie a strategie HR mirate e programmi di sviluppo basati sulle specificità generazionali. Un’azienda che investe nella crescita e nel benessere dei propri dipendenti, tenendo conto delle loro esigenze e aspettative in base alla generazione di appartenenza, ottiene un livello più alto di fidelizzazione e un tasso di turnover più basso.

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