La tecnologia sta rivoluzionando diversi aspetti delle nostre vite, privata e professionale, e anche il futuro della formazione è fortemente condizionato dal momento di profondo cambiamento che stiamo vivendo.
La tecnologia sta diventando il driver primario di molte scelte dei Direttori HR: dal recruitment alla formazione ongoing, sono sempre di più gli strumenti che si aggiungono ai classici metodi didattici, per questo i responsabili devono tenersi costantemente aggiornati per essere in grado di guidare questo cambiamento. Di pari passo, gli HR devono fare i conti con la trasformazione che stanno vivendo le organizzazioni: lavoratori in mobilità, postazioni di lavoro condivise, spazi lavoro-svago che convivono, modalità di interazione più veloci e frequenti. Se poi pensiamo a un futuro più lontano, ci sono altri trend che iniziano a delinearsi: la convivenza di umani e robot, a tal punto che non pensiamo sia fantascienza, ma una realtà che si paleserà prima o poi nelle aziende. Per questo riteniamo che la sfida per l’HR non sia nella gestione di queste nuove risorse, quanto piuttosto nello sviluppo internamente di nuove competenze, per avere tutti gli strumenti per cogliere i cambiamenti, anticiparli, e proporre di conseguenza delle azioni da fare.
Al momento le decisioni legate alle innovazioni tecnologiche fanno capo a IT e Business, ma cosa succede quando una decisione diventa realtà? Le persone si trovano a dover cambiare il proprio comportamento per adattarsi al cambiamento. Ed è qui che il ruolo dell’HR ha il suo peso. Anticipare questa fase, riuscendo a parlare la stessa lingua degli innovatori, sarebbe sicuramente un vantaggio per il responsabile delle Risorse Umane. Si sente parlare tanto di Smart Working e miglioramento del work-life balance, due aspetti sempre più apprezzati dai lavoratori di oggi, ma di fatto di cosa si tratta? Di tecnologia al servizio di una nuova modalità di fare qualcosa. La tecnologia è il mezzo che abilita nuovi modi di interagire tra gli uomini e, in futuro, uomini e mondo digitale.
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Quando la tecnologia è al servizio della formazione
Nell’ambito della formazione sono tre gli elementi che stanno cambiando il modo di fruire i contenuti e concepire la tecnologia: strumenti più potenti e accessibili, reti in grado di veicolare contenuti sempre più sofisticati e ricchi, e nuovi strumenti software, come l’intelligenza artificiale, che stanno creando ambienti ibridi in cui umano e non umano interagiscono.
Ci siamo chiesti come debba essere l’esperienza di studio nel futuro e abbiamo stabilito quale dovesse essere una caratteristica immancabile: la personalizzazione. Cosa significa questo è molto semplice: contenuti non solo specifici per i propri piani di carriera, ruolo o settore, ma pensati appositamente per lo studente in base alle proprie aree di sviluppo. Grazie alle neuroscienze e all’intelligenza artificiale sarà più facile creare percorsi formativi dedicati. In questo modo è possibile non solo essere più efficaci, ma riuscire anche a coinvolgere e quindi motivare maggiormente lo studente che potrà sviluppare delle soft skills specifiche. In questo quadro, gli strumenti tecnologici di ultima generazione sono un valido aiuto, perchè consentono di definire un percorso formativo fondato su diverse metodologie, strumenti ed esperienze: a distanza, di presenza, individuale, di gruppo, con la guida docenti, in e-learning, su pc o smartphone. La formazione, anche quella linguistica, si svolge ormai ovunque: le neuroscienze permettono di stabilire quando intervenire, con quale modalità formativa e con quale programma per ottimizzare l’apprendimento.
Oltre alla personalizzazione, la seconda caratteristica immancabile è il concetto di ovunque e sempre. Le persone sono in mobilità costantemente e sono abituate ad accedere a contenuti di vario tipo in qualsiasi momento e con un tocco sul proprio telefono. La formazione non può non tenere di questo aspetto, non si può non pensare che oggi i contenuti sono on demand e ready to use, pensati per la fruizione digitale e in movimento. Spesso sentiamo i Responsabili della Formazione parlare di documenti pdf e video da caricare nelle loro Academy, create per offrire più opportunità formative ai propri dipendenti, ma questi contenitori non sono più esattamente quello che le persone si aspettano. Dobbiamo fare un passo avanti, pensare a soluzioni che nascono e crescono nei nostri device, non possiamo fermarci al pensiero di caricare dei documenti in un portale o in un’app, dobbiamo progettarli direttamente per un’esperienza digitale.
Annullare la distanza tra lo studente, i contenuti e i docenti
In questo contesto di profonde innovazioni dettate dalla tecnologia, EF Education First sta definendo il futuro della formazione, partendo da quello che affronta da più di 50 anni: la formazione linguistica. Fondata nel 1965, EF oggi è presente in più di 50 Paesi nel mondo con uffici e scuole per offrire opportunità di crescita personale alle persone attraverso la formazione.
Da sempre uniamo le più moderne tecnologie a metodologie elaborate con le più prestigiose università, tra cui Cambridge e Harvard. Il concetto di innovazione è presente nel nostro DNA, anche se per noi la tecnologia è un facilitatore, non il fine ultimo: l’empatia, la cultura, lo scambio continuano ad avere la priorità e la tecnologia è il mezzo per creare esperienze uniche. Il fattore umano è determinante per EF: al centro ci sono docenti e studenti, che entrano in contatto grazie alla tecnologia.
Stiamo lavorando a numerose tecnologie per annullare la distanza tra lo studente, i contenuti a sua disposizione e i docenti. Le persone sono abituate ad aprire Spotify o Netflix e trovare quello che cercano immediatamente. Allo stesso modo le esperienze di formazione devono cercare di avvicinarsi al concetto di immediato per offrire allo studente quello che si aspetta. Grazie a reti più potenti siamo in grado di rendere disponibile un’intera scuola ovunque e in qualsiasi momento. EF da sempre si fa portavoce del concetto di immersione: immergersi nella lingua nel suo contesto naturale è il modo più efficace per apprendere. Consapevoli della difficoltà di spostare i dipendenti delle aziende all’estero a lungo, grazie alla tecnologia, siamo in grado di riprodurre la stessa idea ma online.
Nel futuro della formazione, c’è la nascita di ambienti ibridi dove poter praticare realmente quello che si è imparato, senza necessariamente spostarsi dal proprio ufficio: immaginiamo di poter mettere in pratica una conversazione specifica vivendo realmente uno scenario. Immaginiamo anche di avere a disposizione una chat sempre attiva dove poter far conversazione scritta, grazie all’intelligenza artificiale che sostituisce il docente. Immaginiamo anche la possibilità di fotografare gli oggetti, sentirne il nome nella lingua desiderata, salvarli in una library e di poter ripassare le parole secondo le proprie necessità. L’immaginazione non ha limiti e allo stesso modo non ci sono limiti per la formazione del futuro. EF fa riferimento ai propri centri di sviluppo a Shanghai, a un gruppo di EdTech provenienti dalle migliori aziende hi-tech e ovviamente alle prestigiose università con le quali collabora da sempre per riuscire a coniugare al meglio metodologia e tecnologia.