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Recruitment, la nuova frontiera è l’Employer Branding

Una ricerca, condotta da Industree Communication Hub e TBS Group, ha mappato i canali e gli strumenti di comunicazione utilizzati dalle aziende per attrarre i talenti. In Italia, Francia e Belgio un’azienda su due ha adottato strategie di recruiting marketing con l’obiettivo di costruire un’immagine aziendale di luogo di lavoro ideale

Pubblicato il 09 Giu 2017

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“Ambiente di lavoro” (63%), “Innovazione” (57%) e “Work-life balance” (44%) sono i principali fattori che rendono un’azienda attrattiva e credibile quando si tratta di cercare nuovi talenti. Lo dice una survey realizzata da Industree Communication Hub, gruppo di comunicazione integrata che possiede una divisione specializzata nell’Internal Branding, in collaborazione con TBS Group, società di ingegneria applicata ai sistemi di informazione. L’obiettivo dell’iniziativa è mappare gli strumenti e i canali più utilizzati dalle aziende in fase di recruiting. Il sondaggio è stato rivolto a 4.000 professionisti del settore HR e comunicazione interna provenienti da tre Paesi (Italia, Francia e Belgio).

Dai risultati dello studio emerge che un’impresa su due ha già attivato strategie o campagne di Employer Branding, curate principalmente dalle funzioni Risorse Umane (89%) e Comunicazione (68%). Il mondo del lavoro negli ultimi decenni ha infatti subìto forti cambiamenti e le aziende hanno mutato i propri processi di selezione, integrandoli spesso a percorsi di formazione e crescita. Mai come oggi, in una fase economica caratterizzata da un’accresciuta instabilità e da un’elevata concorrenza, l’attività di recruitment si rivela essenziale per il successo del business. L’employer branding è una delle soluzioni più efficaci a disposizione delle imprese per aumentare produttività e vantaggio competitivo. Partendo dal miglioramento del valore della marca come luogo di lavoro ideale (best employer of choice), si concorre al miglioramento del posizionamento del brand. Il target della comunicazione si estende, dunque, dai potenziali dipendenti ai consumatori.

Degli elementi emersi dall’indagine, solo l’ambiente di lavoro viene però percepito come un fattore di forte appeal per i giovani talenti, che risultano attratti soprattutto dalla possibilità di accedere a percorsi di carriera (anche internazionali) e da un’organizzazione del lavoro flessibile (Smart Working). A conferma di questo dato vi è la tendenza attuale delle maggiori aziende a sviluppare percorsi di development trasparenti e condivisi e introdurre modalità di lavoro più smart, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei candidati.

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