Da oltre 70 anni, l’azienda italiana Cherubini si dedica alla produzione e distribuzione di sistemi di movimentazione per la protezione solare. Nata nel 1947 dalla passione artigiana della famiglia Cherubini, oggi l’azienda, con sede a Bedizzole in provincia di Brescia, è un gruppo internazionale presente in 9 Paesi.
Nel suo DNA c’è la continua evoluzione, che, sintetizzata nelle parole “Expect More”, diventate quasi un motto, passa da un grande senso di responsabilità verso il futuro e richiede un profondo grado di consapevolezza da parte di tutte le 267 persone che oggi sono il cuore pulsante dell’azienda.
Si spiega così perché Cherubini abbia deciso di lanciare un progetto aziendale partecipato, che quest’anno ha trovato la sua sintesi nel primo Report di Sostenibilità. Ne abbiamo parlato con l’HR Manager Silvia Preti.
Indice degli argomenti
Il percorso di Cherubini
«In azienda ci siamo avvicinati al tema della sostenibilità un po’ per gradi – ha raccontato Preti – e dallo scorso anno abbiamo deciso di inaugurare un percorso più strutturato rivolto al futuro in termini strategici attraverso la rilevazione dei dati sul nostro impatto ambientale e sociale, prima che ciò diventi obbligatorio. La pubblicazione del primo Report di Sostenibilità Cherubini rappresenta dunque per noi una milestone, il risultato di una profonda riflessione sui temi della consapevolezza e della competitività. Questo vuol dire che oggi siamo più consapevoli del punto da cui partiamo e siamo in grado di avviare una riflessione strategica sul posizionamento di domani ragionando su quali sono gli impegni che vogliamo prenderci dal punto di vista ambientale, di governance e naturalmente sociale».
Ma perché il percorso verso la sostenibilità di un’azienda sia concreto ed efficace, occorre che la consapevolezza di ciò che si sta andando a intraprendere sia pienamente diffusa all’interno di tutta l’organizzazione. Ed è questo ciò in cui si è impegnata Cherubini, anche attraverso l’uso della piattaforma digitale Glickon.
«Volevamo che il nostro fosse un percorso realmente partecipato. Ci siamo così mossi su più piani paralleli. Innanzitutto, abbiamo definito una governance del progetto costituendo un comitato operativo di coordinamento e individuando dei supervisor. Un tassello importante è stato allineare e “attivare” tutte le persone “data owner” in azienda sui dati e sulle informazioni che dovevano convergere nel report. Inoltre, con l’obiettivo di coinvolgere tutta la popolazione aziendale, abbiamo lanciato una survey per rilevare il grado di interesse e di effettiva conoscenza della tematica e, una volta verificata la volontà di volersi approcciare a questi argomenti, abbiamo avviato un percorso informativo prediligendo la modalità digitale per spiegare alcuni termini e concetti che anche nel gergo aziendale cominciavano a entrare in uso, tra cui “Che cos’è l’Agenda 2030”, “Che cosa comporta l’adeguamento di una politica aziendale in ottica ESG per una PMI”, “Che cosa vuol dire sostenibilità sociale”, “Che cosa vuol dire sostenibilità ambientale”», ci ha spiegato l’HR Manager.
Who's Who
Silvia Preti
HR Manager di Cherubini
Una piattaforma digitale per parlare di sostenibilità in azienda
La piattaforma digitale scelta da Cherubini per condividere i temi della sostenibilità è quella di Glickon, società di sviluppo software HR.
La loro collaborazione parte ancora prima di questo progetto e si muove tra le aree della Candidate Experience e dell’Employee Experience, come ci racconta la stessa Silvia Preti: «Glickon è sostanzialmente una piattaforma di relazione con i nostri dipendenti. È stata inaugurata nell’aprile del 2022: all’inizio abbiamo introdotto una sezione dedicata al racconto della storia e dell’identità aziendale, alla quale ha fatto poi seguito una dedicata alla scoperta e alla condivisione dei progetti aziendali e alla presentazione dei nuovi assunti, e infine quella legata alla gamification e all’autosviluppo che si chiama “Mettersi in gioco”. In questa sezione inizialmente abbiamo ospitato video-pillole inerenti ai temi dello sviluppo personale, per esempio sul team work, sull’intelligenza emotiva, sulla collaborazione efficace. Il percorso sugli ESG, proprio perché riteniamo rientri nel mondo dello sviluppo personale, ha trovato spazio in quest’ultima sezione della piattaforma».
Questo percorso, che prende appunto il nome di “Sostenibilità”, è stato pensato come un viaggio, da qui la definizione di Journey, all’interno della piattaforma Glickon orientato e multimediale, poiché utilizza i molteplici formati che la tecnologia oggi offre: video, ma anche infografiche, quiz online, podcast, adattandosi così ai diversi tipi di fruizione. Il percorso è suddiviso in otto “pillole” che toccano ognuna differenti aspetti, più una pillola dedicata al Report di Sostenibilità. La prima è stata rilasciata nel mese di agosto, e le altre via via.
Entrando più nel dettaglio, tra le tematiche trattate:
- Resilienza aziendale e green economy, che aiuta a comprendere quali sono le sfide aziendali contemporanee in termini di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
- Percorsi aziendali virtuosi, sostenibili e inclusivi, che tocca il Work Life Balance e il Corporate Wellbeing mettendo la persona al centro delle strategie della sostenibilità sociale.
- Dall’economia lineare alla circolarità, che parla dei tre principi dell’economia circolare − riduzione, riciclo e riutilizzo −, ma della guida sui rischi climatici e ambientali della BCE come del regolamento europeo SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation).
- Agenda 2030 e Responsabilità Sociale d’Impresa, in cui si spiegano i 17 obiettivi per la sostenibilità, nonché cos’è la Corporate Social Responsibility.
La piattaforma contiene anche una dashboard attraverso cui l’HR può verificare chi ha fruito dei contenuti e di quali, ma anche il livello di consapevolezza acquisito da ogni persona sui temi trattati a seguito delle nozioni acquisite.
Il riscontro sul progetto da parte della popolazione aziendale è positivo: «In questo momento abbiamo circa 112 persone che utilizzano la piattaforma abitualmente. Per quanto riguarda i contenuti, mediamente abbiamo un completion rate del 75%. Quando aprono un contenuto sostanzialmente almeno i tre quarti delle persone, lo guardano, esplorano, lo usano».
Naturalmente Cherubini non si ferma qua. Sono previsti, infatti, per il futuro anche degli incontri offline per trattare questi argomenti in presenza e farli propri nella migliore maniera possibile. Così come non si ferma qua la partnership tra Cherubini e Glickon prevedendo non solo l’ipotesi di fare evolvere questo progetto nel tempo in considerazione del fatto che la stessa tematica della sostenibilità si evolve di giorno in giorno, ma anche accompagnando l’organizzazione verso un modello sempre più centrato sulle persone, che ne sono il vero motore.