L’esperienza della pandemia ha provocato un forte impatto sul mondo del lavoro che sta avendo come conseguenza non solo il ripensamento dei modelli organizzativi, ma dell’intero rapporto tra lavoratore e azienda. In pratica oggi si sta dando sempre più spazio alle esigenze della persona che mai come adesso è alla ricerca di un equilibro tra vita privata e vita lavorativa, vuole sentirsi parte di un progetto, affrontare un percorso di crescita professionale e vivere esperienze di valore.
Per creare un ambiente di lavoro favorevole allo sviluppo dell’impresa serve dunque una nuova leadership, più umana, capace di interpretare il cambiamento e favorire nuove relazioni virtuose tra i lavoratori e l’impresa stessa. In un contesto globale complesso come quello attuale, i leader devono far sentire i dipendenti compresi come individui, mostrare più capacità di adattamento, consentendo flessibilità e supporto che rispondano alle esigenze specifiche dei membri del team.
Tre qualità per essere un leader efficace, e umano
I dipendenti chiedono ai leader di adottare un approccio più umano alla leadership, ma solo per il 29% lo sono in modo efficace, rivela Gartner che individua le tre le principali qualità che servono a un leader oggi per avere successo nell’ambiente aziendale.
Autenticità
Oggi ai dipendenti viene chiesto di essere se stessi sul posto lavoro. Tuttavia solo per il 26% i membri del team con cui lavorano condividono la propria opinione su temi attuali, perché questo potrebbe creare attriti. Considerando che per le persone non è più sufficiente modellare un comportamento professionale in linea con i valori dell’organizzazione. Invece di imporre rigidi confini professionali, i leder devono essere capaci di creare uno spazio per un’espressione personale sicura. L’obiettivo è favorire l’apertura, attraverso la creazione di un ambiente inclusivo che sostenga altresì i valori aziendali.
Empatia
Con le videocamere accese all’interno delle abitazioni, i confini tra vita lavorativa e vita privata sono sempre più sottili e non è raro che stress personali possano riversarsi nell’orario di lavoro. Ecco perché i leader umani dovrebbero supportare non solo le esigenze lavorative dei team ma anche quelle della vita delle persone. Questo è un aspetto che richiedono fortemente anche i lavoratori più giovani appartenenti alla Gen Z, un fascia generazionale che richiede un’elevata intelligenza emotiva a chi li guida (secondo l’81% dei Direttori HR). Ciò che serve dunque per essere un leader efficace è avere più empatia, mostrando sincera cura, rispetto e preoccupazione per il benessere dei dipendenti.
Adattività
I dipendenti continuano a richiedere più flessibilità lavorativa, spingendo le organizzazioni ad abbracciare lo Smart Working. In generale ci sono esigenze specifiche su quando, quanto, con chi e su cosa si lavora, spiega Gartner. L’87% degli HR manager afferma che i dipendenti si aspettano un’esperienza di lavoro più personalizzata, che soddisfi le loro esigenze specifiche. I leader devono dunque essere in grado di gestire flussi di lavoro su misura che rispondano alle circostanze uniche di ciascun dipendente.