La trasformazione digitale delle aziende in generale passa attraverso un percorso di automatizzazione di molti processi e attività e un uso sempre più estensivo delle nuove tecnologie (Intelligenza Artificiale, chatbox cloud), senza necessariamente mettere in discussione o sostituire, il fattore umano, che anzi diventa centrale e determinante per il successo verso il cambiamento in chiave “digitale”.
La tecnologia può accelerare il cambiamento nelle aziende, ma sono le persone i veri protagonisti della Digital Transformation, che diviene una grande opportunità per valorizzare l’elemento umano. Sono infatti numerose le ricerche e le best practice che ad oggi riconoscono quanto il coinvolgimento delle persone – a tutti i livelli – e la loro motivazione siano cruciali per ottenere un importante vantaggio competitivo.
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Il ruolo della Direzione HR: rendere il fattore umano aperto al cambiamento
Ma come assicurarsi che i collaboratori siano “engaged,” ovvero attivamente coinvolti e motivati rispetto agli obiettivi e alle sfide dell’azienda? Ecco che il team HR gioca un ruolo fondamentale, prima di tutto nel comprendere quanto le innovazioni tecnologiche favoriscano la creazione di un ambiente predisposto alla collaborazione, all’innovazione e al cambiamento e poi nello sviluppare cultura e competenze digitali, che rappresentano le principali sfide per raggiungere una reale Digital Transformation.
Un’altra tra le priorità delle Direzioni HR è quella di attrarre e trattenere talenti, attraverso politiche ad hoc. L’innovazione digitale, con la conseguente richiesta di professionalità sempre più qualificate legate alla velocità del cambiamento, ha contribuito a creare una vera e propria guerra dei talenti su scala globale, quindi anche nel nostro Paese. Molte aziende anticipano “l’incontro” con i giovani prima del termine degli studi e creano programmi di inserimento e formazione ad hoc, ne è un esempio Avaya Sales Academy, l’iniziativa che ha promosso l’inserimento in azienda di 50 neolaureati a livello globale, di cui 3 sono entrati a far parte del team di Avaya Italia.
Non basta comunque il semplice inserimento di nuovi talenti ma occorre coinvolgere complessivamente tutta l’azienda per ridefinirne l’approccio culturale e motivare il fattore umano.
In concreto, bisogna costruire in azienda un piano di change management e un percorso di digital empowerment a tutti i livelli, in cui l’HR insieme al Management assumono un ruolo determinante: devono essere i primi a essere convinti del cambiamento, a dare l’esempio e non limitarsi a spingere con un approccio top down. Spingere l’adozione di una tecnologia o di un nuovo modello senza coinvolgimento e una chiara strategia significa avere una probabilità altissima di fallimento.
In aiuto in questo senso e in linea con gli aspetti di automazione dei processi operativi e di motivazione-coinvolgimento delle persone, si inserisce con sempre maggiore forza – sia nel settore privato che in quello pubblico – anche il tema dello Smart Working, che oggi rappresenta una rivoluzione inarrestabile del mondo del lavoro, come confermato di recente da una autorità in materia come l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano con la ricerca 2018.
Digital Transformation, così Avaya supporta l’engagement e promuove nuove forme di collaborazione
Avaya ha recepito da tempo queste istanze di coinvolgimento e di abilitazione di nuove forme di lavoro e di collaborazione insieme al ruolo di acceleratore che gioca la tecnologia e ha centrato la propria strategia proprio sull’engagement dei dipendenti, oltre a quello dei clienti. La piattaforma di Unified Communications di Avaya permette alle aziende di “ingaggiare” in modo più efficace i propri dipendenti – garantendo di raggiungere sempre e velocemente le persone giuste – rendendo più produttivo il lavoro in team e offrendo le soluzioni più appropriate per lo Smart Working. Di recente abbiamo inoltre presentato una serie di soluzioni, attraverso case study, che dimostrano quanto l’integrazione delle nuove tecnologie – AI, elaborazione del linguaggio naturale, Internet of Things – con le comunicazioni in tempo reale sia la chiave di volta per una reale trasformazione digitale.
Tra gli esempi più interessanti di “lavoro agile” c’è quello nato per rispondere alle rinnovate esigenze di flessibilità dei dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti. Il cambiamento dell’impostazione del lavoro e l’organizzazione delle attività per obiettivi e per progetti hanno avuto un effetto positivo, in particolar modo sul coinvolgimento e sulla motivazione del personale. Gli obiettivi concordati con i dipendenti che hanno partecipato al progetto-pilota di Smart Working sono stati raggiunti al 100%, e per questo la Direzione Risorse Umane ha deciso di estendere l’iniziativa a tutte le strutture dell’amministrazione centrale.
Anche nel settore sanitario – pubblico e privato – rileviamo un grande fermento in termini di ricerca di maggiore efficienza, rapidità nelle comunicazioni, necessità di miglior coordinamento tra i team di lavoro, e abbiamo messo a punto soluzioni di videocomunicazione che consentono di migliorare la collaborazione a distanza tra medici e staff e tra medici e pazienti.
Considerato il valore sempre più strategico e diffuso dello Smart Working, il nostro obiettivo per il 2019 – ambizioso, ma realistico – è proprio quello di diventare l’abilitatore-leader di nuovi e più estesi progetti di “lavoro agile” nella PA come pure nelle Piccole e Medie Imprese.
In concreto puntiamo a ricoprire il ruolo di consulenti e partner tecnologici esperti per supportare processi di trasformazione digitale in organizzazioni che vogliono evolvere verso nuovi modelli organizzativi, più flessibili ed efficienti, valorizzando le risorse umane, a tutto vantaggio di produttività e competitività. In questo processo di evoluzione la tecnologia è forse l’aspetto più facile, già disponibile e pronto all’uso. E Avaya è pronta a dimostrarlo con la propria esperienza, e con soluzioni e casi di studio concreti.