Quanto è pronta la Direzione HR ad affrontare il cambiamento organizzativo imposto dalla Digital Transformation? Di quali competenze e strumenti dispone per supportare questa trasformazione? Quali sono le principali iniziative per attrarre le nuove professionalità digitali o svilupparle al proprio interno? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui l’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano cerca di rispondere con la ricerca 2018, i cui principali risultati saranno presentati il 16 maggio a Milano in occasione del convegno “People 4.0: anticipare il futuro per non rincorrerlo”
«La trasformazione digitale è la tempesta perfetta. Il digitale sta trasformando non solo prodotti, servizi e modelli di business, ma lo stesso modo di lavorare. E non abbiamo ancora visto nulla», sottolinea Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. «Il convergere di trend tecnologici assieme al diffondersi di modelli di consumo differenti è destinato a cambiare l’idea stessa che abbiamo di lavoro, richiedendoci di abbandonare i nostri pregiudizi e ripensare interi settori. Per questo è fondamentale che le Direzioni HR sviluppino una People Strategy. Infatti, senza una visione e una strategia capace di indirizzare la trasformazione di competenze, skill, modelli organizzativi e stili di leadership le nostre organizzazioni e le nostre persone sono davvero a rischio».
In quest’ottica, la ricerca si è focalizzata sul ruolo che oggi giocano i processi HR nello sviluppo di una People Strategy in grado di supportare il business (ponendo particolare attenzione all’area del Talent Management), e su quali sono le implicazioni per la Direzione HR rispetto all’evoluzione dei modelli di organizzazione del lavoro (Smart Working).
«L’innovazione digitale ha un ruolo fondamentale nel supportare l’Age Management», afferma Fiorella Crespi, il Direttore dell’Osservatorio. «Per esempio assicura l’employability nel medio lungo periodo. Sempre più si richiederà ad ogni tipo di lavoratore di avere delle competenze digitali, e questo è uno degli ambiti su cui è possibile applicare il reverse coaching ovvero la formazione che può essere fatta da profili più junior rispetto a quelli senior, favorendo l’avvicinamento e la collaborazione tra diverse generazioni nel contesto lavorativo».
Come nelle passate edizioni, anche per il 2018 l’Osservatorio – attivo dal 2010 – cerca di individuare gli obiettivi e le sfide della Direzione HR, e di comprendere quali siano le possibili applicazioni di alcuni trend tecnologici nel supportare i processi di gestione delle risorse umane e quale l’impatto sul ruolo e le competenze della Direzione HR. Nello specifico, tra le tecnologie oggetto d’indagine spiccani i social, il cloud, gli analytics, il mobile e l’artificial intelligence.
Per valorizzare e diffondere le buone pratiche di innovazione, l’Osservatorio continua, inoltre, a promuovere gli HR Innovation Award. L’iniziativa, nata nel 2011, si pone l’obiettivo di creare occasioni di conoscenza e condivisione dei progetti che si sono distinti per la capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e miglioramento dei principali processi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane. Il convegno del 16 maggio sarà l’occasione per consegnare un premio alle aziende vincitrici.