- In Italia, il divario tra domanda e offerta di lavoro è principalmente dovuto alla carenza di persone con competenze tecniche (57%) e soft skills (36%). Inoltre, esiste un disallineamento tra le aspettative dei lavoratori in termini di stipendio, carriera, flessibilità e stile di vita rispetto a quanto offerto dalle aziende.
- Solo il 5% dei lavoratori italiani è felice sul posto di lavoro. Un terzo dei professionisti si è assentato per stress o ansia nell’ultimo anno. Le aziende devono affrontare il malessere dei dipendenti, il talent shortage, le grandi dimissioni e la necessità di reskilling e di adattamento all’Intelligenza Artificiale.
- L’AI, in particolare l’AI Generativa, sta influenzando ruoli creativi e di concetto, richiedendo nuove competenze e abilità. Le aziende stanno investendo in talenti AI e il 62% sta sperimentando soluzioni di AI Generativa, con l’obiettivo di arricchire le competenze e riqualificare i ruoli esistenti. Le competenze trasversali come il pensiero critico e l’etica digitale saranno cruciali.
Ricerche e studi
Dal talent shortage al benessere, il mondo del lavoro è un mare in tempesta. I numeri dell’Osservatorio HR del PoliMi
L’88% delle aziende fatica a trovare persone, solo il 9% degli italiani sta bene nel suo impiego e sul malessere pesa l’incapacità di gestire vita lavorativa e privata. “Serve ripartire dalle basi per costruire un approccio orientato alla felicità, che preveda giusto riconoscimento, flessibilità, work-life balance, inclusione, valorizzazione, employability”, sottolinea il Direttore Scientifico, Mariano Corso
Continua a leggere questo articolo
Who's Who
Argomenti
Canali