INTERVISTA

Dentons Italia, il Chief Operating Officer Radice: «Puntiamo a migliorare il benessere delle persone, riducendo anche l’impatto sull’ambiente»



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Tra i più grandi studi legali del mondo, ha dato il via a un progetto volto a migliorare le prestazioni dei suoi spazi in termini di sostenibilità, risparmio energetico e wellbeing di collaboratori e dipendenti. Ne abbiamo parlato con il COO per il nostro Paese

Pubblicato il Dec 10, 2024



Dentons Italia

Quello del benessere sul lavoro è un concetto ampio e sfaccettato che oggi, forse come mai prima d’ora, sta catalizzando l’attenzione di chi in azienda si occupa delle persone, del loro sviluppo, coinvolgimento e di come vivono la realtà di cui fanno parte. Dal benessere fisico, a quello psicologico, passando per il benessere finanziario, sociale e, non meno rilevante, il benessere ambientale: la sfera del wellbeing tocca ogni campo e sempre più si interseca con iniziative e attività che rientrano nel campo ESG (Environmental, Social, and Governance).

Ed è partito da questo presupposto Dentons, tra i più grandi studi legali del mondo che oggi conta più di 200 uffici in oltre 80 Paesi (tra cui l’Italia, con le sedi di Roma e Milano), quando quest’anno ha dato il via a un progetto volto a migliorare le prestazioni dei suoi spazi in termini di sostenibilità, risparmio energetico e benessere di collaboratori e dipendenti. A raccontare l’iniziativa è Aldo Radice, Chief Operating Officer di Dentons Italia.

Who's Who

Aldo Radice

Chief Operating Officer di Dentons Italia

Aldo Radice

Dentons, l’ascolto come punto di partenza per promuovere iniziative che puntano al benessere

«L’attività si inserisce in un ampio percorso sui temi ESG sviluppato a livello europeo e mondiale, che noi abbiamo calato sull’Italia. L’iniziativa è nata, infatti, da un concorso per lanciare delle idee nuove realizzato a settembre 2023, che ha coinvolto sia gli associate sia le figure più junior che fanno parte della realtà di Dentons nel nostro Paese. Tra le varie proposte arrivate e valutate dagli stessi colleghi, la scelta è ricaduta sulla riduzione dell’impatto ambientale dei nostri uffici».

Pur essendo ben chiaro che bisognava lavorare sull’illuminazione, sin dalle battute iniziali è emersa la volontà di rendere il progetto più sfidante. Per questo, affidandosi a OneTerra, in qualità di service provider, è stata realizzata una due diligence approfondita sull’impatto ambientale degli uffici italiani. È così partito il primo progetto nella sede di Milano, che è poi stato replicato anche in quella romana.

«Dall’analisi è emerso che l’illuminazione, grazie alle misure ambientali già in atto, incideva solo per circa il 5% sul nostro impatto complessivo. Sebbene, infatti, stiamo ancora considerando interventi sulle luci, che sono già tutte a LED, il risparmio ottenibile sarebbe piuttosto limitato. Pertanto, ci è stato suggerito di concentrarci sugli aspetti più significativi, cioè il riscaldamento e il raffrescamento, che rappresentano le principali aree di consumo energetico in tutti gli uffici».

Il progetto intrapreso da Dentons si articola quindi in due parti: quella hardware che tocca gli edifici e quella software orientata alle persone. La sostenibilità, infatti, è il risultato dell’interazione tra l’impatto degli impianti, ovvero quanta energia e acqua vengono effettivamente consumate, e il comportamento delle persone.

«Per quanto riguarda l’hardware – ribadisce il Manager -, abbiamo installato una serie di sensori negli uffici per monitorare vari parametri per utilizzare l’energia in modo più efficiente, garantendo ambienti di lavoro salubri e confortevoli. Oltre alla temperatura, che viene già controllata, stiamo misurando anche KPI più “soft”, come i livelli di CO2 e l’umidità, specialmente nelle sale riunioni. In questi ambienti, è fondamentale mantenere un equilibrio tra il comfort delle persone e l’efficienza energetica. Ad esempio, raffrescare una stanza potrebbe non essere sufficiente se i livelli di CO2 rimangono alti a causa di lunghe riunioni, o se l’umidità sale per la presenza di molte persone».

A tendere si prevede una riduzione del consumo energetico di oltre il 20% rispetto alla situazione di partenza e un aumento fino al 70% dell’ESG score.

Dentons, il ruolo delle persone e l’importanza di renderle partecipi (e ingaggiate)

La sostenibilità è un percorso che richiede tempo, dati, impegno e coinvolgimento costante da parte di tutti. E in merito a quest’ultimo aspetto, Radice ha raccontato che, «oltre al lavoro sugli impianti, è stato portato avanti un programma dedicato alle persone, in quanto la sostenibilità dipende anche dai comportamenti individuali. È fondamentale promuovere atteggiamenti responsabili, anche piccoli, come evitare di abbassare eccessivamente la temperatura nelle stanze o ricordarsi di spegnere le luci quando non sono necessarie. Sono gesti che si sposano con il nostro obiettivo ultimo: migliorare il benessere delle persone, riducendo al contempo l’impatto sull’ambiente».

Engagement e sostenibilità: coinvolgere le persone nel cambiamento

Dentons ha così introdotto alcune innovative attività di edutainment utilizzando un’app dedicata che fornisce suggerimenti su come comportarsi in ufficio per vivere in modo più sostenibile. L’app fornisce dati in tempo reale dati sulla qualità dell’aria, l’umidità e la temperatura nelle stanze, offrendo consigli pratici. «Non basta semplicemente ricordare di comportarsi in modo sostenibile; ecco perché abbiamo deciso di coinvolgere le persone attraverso sistemi di gamification, incentivandole a partecipare attivamente. Del resto, creare dei luoghi di lavoro che non solo rispettano le norme ambientali, ma che sono anche piacevoli e stimolanti, aiuta a migliorare il benessere complessivo delle persone, permettendo loro di ritrovarsi in un contesto sereno».

Una logica che genera ricadute positive anche sull’engagement della popolazione aziendale, che si sente parte integrante delle attività e dei progetti che l’organizzazione porta avanti.

Come ha infatti puntualizzato il COO, «uno dei rischi che potrebbe correre un Gruppo grande come Dentons è che iniziative simili vengano percepite come distanti a livello locale, non rispondendo immediatamente alle esigenze specifiche delle persone. Pertanto, è importante intervenire su due livelli: avere una strategia internazionale che funge da cornice generale e mettere in atto una serie di iniziative locali che incidano sulla vita quotidiana delle persone, integrando le grandi visioni con azioni concrete che migliorano la realtà quotidiana».

In generale, il sentiment è stato positivo grazie a un processo di induction ben strutturato del progetto: «Abbiamo organizzato giornate di presentazione fisica negli uffici, la OneTerra Week, durante le quali diverse persone si sono rese disponibili a diventare ambassador dell’iniziativa. Questo ci ha permesso di sensibilizzare e far comprendere meglio il progetto a tutti i colleghi, poiché il vero obiettivo di queste iniziative è riuscire a trasmetterle efficacemente.

Ogni settimana, inviamo una e-mail con la classifica della gamification e lanciamo nuove sfide per guadagnare punti. In questo modo, manteniamo alta l’attenzione sull’iniziativa, che, essendo di lungo periodo, richiede un impegno costante, e così facendo abbiamo registrato un’ottima partecipazione da parte di tutte le persone. Queste iniziative non sono semplici da attuare; richiedono sforzo sia da parte di chi le implementa che di chi le segue, per evitare che diventino solo un rumore di fondo».

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