- Talent shortage e great resignation: questi problemi sono aumentati nel 2023 con una percentuale significativa di organizzazioni che non riescono a coprire le posizioni vacanti, portando a una perdita di efficienza e di fatturato. Molti lavoratori, specialmente i più giovani, stanno lasciando le aziende o intendono farlo, cercando migliori condizioni lavorative, maggiore flessibilità e benessere psico-fisico.
- Integrazione della tecnologia e gestione dei dati: le Direzioni HR devono integrare la tecnologia nel lavoro quotidiano e diventare “early adopter” per valutarne benefici e rischi. In un contesto lavorativo sempre più ibrido, l’uso dei dati aiuta le Direzioni HR a prendere decisioni oggettive e a ridurre i bias.
- Employee experience e people experience: migliorare l’esperienza dei dipendenti significa andare oltre i confini organizzativi e considerare i bisogni delle persone anche al di fuori del lavoro. I manager devono diventare coach, capaci di far emergere il potenziale dei collaboratori e di supportarli nelle nuove sfide.
OSSERVATORI
Sfide HR: l’Osservatorio del Politecnico di Milano delinea le priorità
Due sono i trend con cui si chiude il 2023: la difficoltà a trovare candidati con le skill giuste e i bassi livelli di engagement. Nel 2024 sarà quindi centrale superare il disallineamento tra persone e organizzazioni e lavorare su diverse dimensioni, dal purpose al reskilling, come hanno sottolineato gli HR Director dell’Advisory Board dell’Osservatorio
Direttrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano
Ricercatrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano
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