La stampa 3D consente di utilizzare le risorse a disposizione in maniera efficiente e di prevedere la produzione di piccole serie o addirittura di singoli oggetti, abbattendo i rischi di sovrapproduzione e più in generale di sprechi. Come spesso capita, la tecnologia che sta alla base della stampante 3D è stata dapprima testata in ambito militare e successivamente trasferita in altri contesti. Il passo verso il mondo industriale e consumer è stato breve. Questa tecnologia permette infatti di eliminare i costi di logistica, di immagazzinamento e di trasporto, oltre ad assicurare la massima flessibilità produttiva ed efficienza.
Il settore è relativamente nuovo ed estremamente di nicchia e ha visto il proliferare in breve tempo di società che hanno deciso di investire su questa tecnologia (molte start up di poche persone contrapposte ad aziende ormai consolidate e presenti sul mercato da anni).
Per quanto concerne le figure professionali, trattandosi sostanzialmente di un’attività di co-design concertata con il cliente o addirittura di un’attività da terzisti puri, quella più ricercata è il Project Manager, vero e proprio “consulente” dedicato a un cliente o a uno specifico progetto tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello commerciale. Technical Hunters – la società specializzata nella ricerca e selezione di professionisti nel middle e senior management – ha selezionato per il mercato 3 Project Manager. Un dato rapportabile alla odierna richiesta del mercato nella sua globalità che è pari a circa 10 PrM all’anno, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Si prevede inoltre che entro la fine del 2014 vi sarà un ulteriore incremento della richiesta.
Le skills richieste
La domanda di questa tipologia di figure da parte delle aziende del settore è piuttosto contenuta in termini di volumi, sia per la necessità di mantenere snelli i propri organici, sia per la momentanea penuria di questo genere di profili nel nostro Paese, ma rappresenta una grande opportunità per le società che ricercano personale specializzato. Se infatti, per far fronte a queste necessità estremamente peculiari, le società più piccole decidono generalmente di investire su neolaureati o giovani professionisti, occupandosi in prima persona della formazione dei propri dipendenti – questa soluzione ovviamente riduce i costi legati al personale, ma aumenta quelli relativi all’impossibilità di acquisire determinate commesse per mancanza di know-how o di struttura -, le aziende leader di questa nicchia, dovendo far fronte a richieste sempre più numerose e complesse da parte di vecchi e nuovi clienti, sono più orientate ad acquisire le prestazioni di professionisti più esperti, spesso affidandosi a società di head hunting specializzate; le aziende richiedono professionisti che abbiano avuto percorsi di carriera nella Ricerca e Sviluppo di grandi aziende operanti nei settori di destinazione dei loro servizi (ultimamente soprattutto visual merchandise e lusso, settori poco conosciuti per chi si è sempre rivolto al mercato dell’automotive e dei beni durevoli) e che abbiano un’esperienza tale da renderli interlocutori credibili nei confronti di una clientela di altissimo livello e molto esigente, con la quale è vietato sbagliare: una vera rarità.
Le RAL: si parte da 40.000 euro
Il particolare profilo professionale del Project Manager parte solitamente da un entry level di 40.000 euro come retribuzione annua lorda, per arrivare a punte di 60/70.000 euro per le figure di maggiore esperienza. Un dato dunque assolutamente in linea con la stessa tipologia di profilo operante in altri settori, come quello dell’edilizia, dell’automotive o della produzione su commessa. Approccio al mercato del lavoro specializzato quasi obbligato da parte delle società della stampa 3D, se vogliono attrarre professionalità di spicco provenienti da ambiti ormai consolidati verso un settore che, seppur di grande potenziale, rappresenta ancora una novità e dunque un’incongnita sotto certi aspetti. A maggior ragione, essendo quello del Project Manager un ruolo anche commerciale, alle retribuzioni sopra esposte viene spesso affiancato un pacchetto variabile, dipendente dal livello di fatturato o dal numero di nuovi clienti acquisiti, stimabile anche nel 15% della RAL stessa.