La tecnologia è ormai, da tempo, parte integrante della nostra quotidianità: contribuisce a migliorare come viviamo, lavoriamo e interagiamo con il mondo. La diffusione di strumenti tecnologici ha risvolti dirompenti: influenza ogni interazione, pone la società di fronte a sfide importanti e crea opportunità. Al timone del cambiamento che coinvolgerà il nostro modo di vivere ci sono le persone.
Anche nel mondo business la Digital Transformation sta diventando un elemento chiave: da un lato è determinante per la sopravvivenza stessa delle organizzazioni, dall’altro rappresenta una grande opportunità di crescita e permette di rimettere al centro le persone. In questo scenario, la funzione HR gioca un ruolo chiave nel governo del cambiamento, che va gestito lungo i diversi livelli dell’organizzazione per promuovere e diffondere la cultura dell’innovazione. Riuscire a coinvolgere le Risorse Umane, infatti, semplifica e accelera il processo di Digital Transformation e la funzione HR da una parte ha un ruolo di abilitatore, influenzando il resto dell’organizzazione ad abbracciare un approccio più ‘digital’, e dall’altra è parte attiva, ponendosi come promotore di queste nuove dinamiche. Tutto questo richiede la creazione di un substrato di know how per promuovere e diffondere una nuova cultura aziendale.
«Le tecnologie digitali stanno spingendo le aziende a reinventare rapidamente l’esperienza delle persone sul posto di lavoro, lungo diversi assi: l’organizzazione del lavoro, le tipologie di attività svolte, le competenze e i profili dei dipendenti, il modo in cui le nuove practice e gli approcci di leadership supportano le persone verso forme organizzative più agili, a garanzia di maggiore flessibilità e produttività», ci ha raccontato Raffaele Castagna, Managing Director Accenture Technology Oracle Business Group. «Ma non finisce qui perché con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI) e del Machine Learning si stanno aprendo nuovi scenari nel mondo del lavoro: assisteremo a un’automazione sempre più spinta dei processi e alla creazione di esperienze personalizzate. AI e Machine Learning sono, infatti, acceleratori e facilitatori dei processi interni ed esterni in ambito HR; l’evoluzione naturale delle soluzioni già presenti sul mercato».
Prosegue Castagna: «Troviamo casi concreti di applicazione nei processi di selezione dei candidati. Ad esempio Hilton, la catena globale di hotel di lusso, ha dichiarato di aver ridotto i tempi per la ricerca del candidato ideale da 42 giorni a 5 giorni, grazie a un sistema che analizza i video delle persone mentre rispondono alle domande e passa ai raggi x la voce, i gesti e l’intonazione».
Recruiting e Analytics, così il Cloud semplifica i processi e innesca percorsi di arricchimento continuo
L’HR ha quindi il compito di far leva sulle potenzialità della tecnologia per semplificare e sistematizzare alcuni dei processi chiave, come il recruiting, il talent management e la people analysis. Attrarre, conservare e far crescere i talenti è oggi uno dei principali asset strategici delle organizzazioni che puntano ad avere un ruolo di primo piano in questo nuovo contesto competitivo sempre più digitalizzato. In tal senso, le funzioni HR sono chiamate a essere parte attiva nella valorizzazione delle persone, cogliendo prontamente i trend in atto. In ambito recruiting, per esempio, il mondo Social e Mobile è la nuova frontiera che sta rivoluzionando il metodo di ingaggio dei candidati, allargando il bacino di possibili talenti da selezionare con un processo, veloce ed efficace, che coinvolge di più le persone.
Ma l’evoluzione tecnologica sta cambiando anche il modo con cui si valutano le persone: gli strumenti di People Analytics permettono di prendere decisioni migliori sui dipendenti, sistematizzando tutti i dati in possesso delle organizzazioni (come ad esempio, la distribuzione delle retribuzioni, la valutazione delle prestazioni e i percorsi di carriera).
In questo contesto altamente tecnologico, a giocare un ruolo di primo piano è il Cloud, che «permette da un lato di semplificare i processi e dall’altro di innescare percorsi di arricchimento continuo, con rilasci successivi che prevedono nuove funzionalità», come ci ha raccontato Castagna. «Dalla nostra esperienza sul campo, quello che stiamo rilevando, soprattutto nel mondo HR, è che l’adozione di una soluzione Cloud spesso si innesta in un processo più ampio di ridefinizione e semplificazione dei processi. Si arriva così alla definizione di un vero e proprio People Journey, che può contare su soluzioni che si evolvono nel tempo caratterizzata dalla user experience evoluta. Soluzioni integrate con i social, con estensioni mobile di People Analytics e che utilizzano il Machine Learning e l’AI anche per la ricerca del ‘best candidate’».
In tale senso, l’esperienza di Accenture con la suite Oracle HCM offre un esempio di come si possano abilitare i nuovi canali di sourcing sfruttando i social network per trovare i talenti migliori e ridurre i costi, e offrendo funzionalità di analisi che consentono alle organizzazioni di esaminare sia i dati attuali che quelli storici per individuare le competenze presenti in azienda e le aree di sofferenza. Il modello “What if”, inoltre, aiuta a determinare azioni correttive ed efficaci grazie alla proiezione di scenari attendibili nel medio e nel lungo termine, in modo da fornire indicazioni e orientamenti per strategie di business complesse o che devono tener conto di numerosi fattori di diversa entità. Infine, ci sono le soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Machine Learning, che nel caso di Oracle son già integrate all’interno dei processi HR. Come sottolinea Castagna: «La tecnica adottata, anche in questo caso, è quella già abbastanza consolidata su tutti gli stream funzionali: si tratta di un’ottica plugin, quindi process-oriented, delle soluzioni configurabili di Machine Learning su processi specifici».
«Abbiamo intercettato le potenzialità di queste piattaforme diverso tempo fa e abbiamo deciso di investire in conoscenza, processi e asset. Perché quello che abbiamo rilevato è che il trend di adozione di queste soluzioni è in crescita ed è ormai un fenomeno cross-industry: si è passati dalle prime esperienze nel Banking e nell’Insurance a un fermento che ha coinvolto anche altri mercati, tra cui le Telecomunicazioni, le Utility e la GDO. Con grande meraviglia abbiamo visto che a maggio il rilascio della nuova release dei moduli HCM, che ha completamente rivoluzionato la user experience dei dipendenti, è stato abbracciato favorevolmente da tutti i nostri clienti, perché va verso un miglioramento dell’usabilità e una maggiore integrazione cross canale, senza richiedere customizzazioni spinte e upgrade tecnici estremamente complicati: è nella natura stessa delle soluzioni Cloud rendere semplici questi passaggi», conclude Castagna.