Se pensiamo all’Università alla stregua di un’azienda (dove vengono forgiati i prodotti più straordinari che sono i cervelli), appare immediatamente chiaro come l’introduzione di software HR sia una scelta più strategica che semplicemente operativa.
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Oracle e Crui mettono la tecnologia a servizio delle Università
Il ruolo del digitale negli atenei si è evoluto «da sistema informatico per l’attività di ufficio a soluzione abilitante strategica», ha detto Alessandro Ippolito, VP Sud Europa e Country Manager di Oracle, in occasione dell’evento organizzato da Oracle e dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui) che si è tenuto nella capitale nei giorni scorsi. Obiettivo: illustrare le potenzialità della collaborazione tra le università e le aziende private quale motore per alimentare un modello universitario virtuoso, che integra tecnologia, competenze, sicurezza e leadership assumendo un ruolo strategico nella trasformazione digitale del Paese.
Who's Who
Alessandro Ippolito
VP Sud Europa e Country Manager di Oracle
L’incontro è stato anche il momento scelto per rendere noto ufficialmente il rinnovo della partnership su tecnologie e servizi già in essere tra Oracle e la Crui, avviata nel 2019, per altri cinque anni.
Facilità, velocità e precisione: la tecnologia al servizio delle persone che lavorano nelle università
Tra le soluzioni software comprese nell’accordo – da Oracle Fusion Cloud ERP a Oracle Fusion Cloud Procurement −, ci sono anche Oracle Fusion Cloud HCM e Oracle Fusion Talent Management & Workforce Compensation.
Attraverso Oracle Talent Management, parte di Oracle Fusion Cloud HCM, per esempio, è possibile gestire con facilità, velocità e precisione molteplici attività che vanno dal recruiting all’onboarding, dalla formazione aziendale allo sviluppo di carriera, dalla gestione della retribuzione al performance management e altro ancora. Si tratta dunque di strumenti per selezionare e abilitare le persone che operano all’interno del mondo accademico supportandole a dare il meglio di sé.
«Oracle propone soluzioni mature per il back-office che consentono, da un lato, di liberare risorse e di far concentrare il management sull’attrazione dei talenti e sul consolidamento delle competenze; dall’altro, di assumere con più facilità e sulla base di dati azionabili, decisioni rispetto a possibili risparmi e investimenti», ha spiegato Giovanni Ravasio, VP e Cloud Applications Country Leader Oracle.
Who's Who
Giovanni Ravasio
VP e Cloud Applications Country Leader Oracle
Diffondere la cultura digitale nel Paese
«La collaborazione è in linea con le politiche della Crui perché permette, da un lato, di assicurare servizi di qualità e, dall’altro, di organizzare attività di formazione e momenti di confronto di valore», ha affermato Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari e Delegato Crui, al quale è stata affidata la prima parte dell’evento insieme ad Alessandro Ippolito.
Who's Who
Francesco Cupertino
Rettore del Politecnico di Bari e Delegato Crui
«Il rapporto pubblico-privato è la chiave di volta per la crescita della cultura digitale in Italia – ha fatto seguito Ippolito -. Tra le sue missioni, Oracle persegue quella di alimentare la cultura e l’analisi dei dati nelle università italiane. Aver rilanciato questa partnership dimostra che Oracle non si limita a fornire la tecnologia ma si assume un impegno a livello sistemico: con la giusta progettualità e tecnologia, può favorire l’acquisizione di skill elevate e la crescita di talenti pronti a salire sul treno della trasformazione digitale data-driven».