Un percorso strutturato e progressivo ha portato cameo a definire la sua “Ricetta della Diversità, Equità e Inclusione”, passando per la certificazione per la Parità di Genere e l’ascolto attivo dei dipendenti. Come ci ha raccontato Monica Chiari, Executive Manager People & Culture di cameo, «questo approccio è entrato nelle pieghe dell’organizzazione fino a riflettersi nella People Strategy che oggi più che mai punta a valorizzare le caratteristiche e l’unicità di ogni persona, con un focus sulla comunicazione trasparente e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo».
Who's Who
Monica Chiari
Executive Manager People & Culture, cameo

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Il percorso DE&I di cameo
Per i 340 collaboratori della nota azienda alimentare con sede a Desenzano del Garda che da più di 90 anni distribuisce su tutto il territorio nazionale oltre 400 prodotti – tra torte, dessert e pizze – creare il “gusto di casa” vuol dire lavorare in un ambiente inclusivo, capace di ispirare, dove imparare ad agire in logica imprenditoriale, dando forma al proprio futuro.
Ed è proprio in questa direzione che il marchio si è mosso quando nel 2016 hanno preso il largo le prime politiche di DE&I con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i principi base della Diversity. «A sensibilizzarci e dare avvio al nostro cammino è stata una survey di clima, ma sin da subito ci siamo resi conto che la strada intrapresa era quella giusta e che sarebbe entrata saldamente tra le priorità strategiche su cui avremmo lavorato nel lungo periodo, con un grande impegno di tutta l’organizzazione».
E infatti nel 2018, cameo è diventata la prima azienda alimentare italiana a ottenere la certificazione della Parità di Genere rilasciata da un istituto privato e nel 2023 ha intrapreso l’iter verso la certificazione UNI/PdR 125:2022.
«Questo momento ha rappresentato per noi un nuovo punto di partenza, non un punto di arrivo, per capire come i collaboratori percepivano l’azienda non solo rispetto alla parità di genere ma guardando allo spettro più ampio della diversità, equità e inclusione. Ecco perché abbiamo deciso di proporre una survey che mappasse il percepito delle nostre persone rispetto al posizionamento dell’azienda riguardo a tutti gli aspetti della diversità e i suoi significati. A dicembre del 2023 abbiamo ottenuto la certificazione che poi è stata riconfermata con l’audit di sorveglianza nel 2024. Questo in virtù delle misure tangibili che abbiamo intrapreso, tra cui le pari opportunità nei percorsi di crescita, l’equità salariale e le politiche di tutela della maternità. È un risultato che ci rende orgogliosi e che abbiamo raggiunto perché nel portare avanti ogni iniziativa sono sempre stati coinvolti tutti i livelli dell’organizzazione, perché siamo convinti che la vera differenza la faccia l’ascolto delle voci delle nostre persone. Oggi, in azienda, circa la metà delle posizioni di leadership (48%) è ricoperta da donne».
In particolare nel 2024 sono state messe in campo, da un lato, iniziative funzionali a sensibilizzare il leadership team per far crescere l’endorsement di chi ha in mano la governance dell’azienda e facilitare così il raggiungimento degli obiettivi e, dall’altro, dei focus group che hanno visto il coinvolgimento di persone appartenenti a tutte le funzioni aziendali con età e generi diversi per approfondire i temi emersi nella survey e comprendere quali nuove iniziative lanciare per allinearsi ancora di più e rispondere ai bisogni dei nostri collaboratori.
Sempre nel 2024 è stato poi organizzato un workshop per condividere con il leadership team quanto emerso nei focus group ed è iniziata la stesura della prima bozza della ricetta della diversità, equità ed inclusione, che «rappresenta un percorso in divenire che permette di raccontarsi anche esternamente in una logica di employer branding e di condivisione del posizionamento di cameo verso questi temi, in un continuo crescere insieme».
Tra le tante iniziative lanciate c’è anche “genitori in action”, che offre ai collaboratori la possibilità di confrontarsi e parlare di tematiche legate alla genitorialità e al disagio giovanile con esperti e psicologi.
Come racconta la Manager per il 2025 sono in fase di valutazione nuove progettualità, sulla scorta di quanto emerso da una più recente survey sul benessere organizzativo che «partendo dal racconto di una serie di iniziative ipotizzate all’interno del piano strategico ha sondato quali più rispondono ai bisogni attuali delle persone di cameo, andando dal supporto ai caregiver, per la cura dei genitori anziani, alle opportunità di segretariato sociale, passando per il supporto ai figli in diverse fasce d’età, ad esempio rispetto all’orientamento scolastico».
In generale, comunque, il fil rouge che accomuna tutte le progettualità è che «non sono targetizzate su un particolare ruolo o popolazione aziendale, perché si tratta di tematiche che toccano trasversalmente l’essere umano nel suo essere uomo, donna, genitore, figlio. Noi lanciamo le iniziative e lasciamo che in modalità completamente libera e volontaria le persone possano aderire o meno sulla base delle proprie esigenze, del tempo e della propensione anche ad esporsi, spogliandosi del ruolo aziendale e indossando ad esempio quello di genitori».
La Ricetta di cameo della Diversità, Equità e Inclusione
- Valorizziamo la diversità: ascoltiamo i diversi punti di vista. Favoriamo l’inclusione e la tuteliamo;
- Promuoviamo il dialogo: stimoliamo il confronto a tutti i livelli dell’organizzazione;
- Rispettiamo il bilanciamento Vita-Lavoro: rispettiamo un corretto equilibrio tra le esigenze organizzative e personali;
- Ci misuriamo sui risultati: promuoviamo la crescita personale e professionale e garantiamo un’equa valutazione dei risultati;
- Comunichiamo in modo trasparente: accompagniamo il cambiamento attraverso una comunicazione diretta e trasparente;
- Celebriamo i nostri successi: condividiamo i successi delle persone, dei team e dell’intera organizzazione come una vera squadra.

Come la DE&I si manifesta nella People Strategy del brand
La strategia di Diversity, Equity e Inclusion (DE&I) è profondamente integrata alla People Strategy di cameo, influenzando diversi aspetti della gestione delle risorse umane. Ecco come:
- Celebrazione dei successi
cameo celebra i successi dei singoli, dei team e dell’intera organizzazione. «Questo include riconoscere pubblicamente l’anzianità aziendale dei dipendenti su LinkedIn e organizzare “momenti di campus” per condividere innovazioni di prodotto e favorire lo spirito di squadra», conclude la Manager.
- Ascolto e valorizzazione della diversità
«L’ascolto attivo dei dipendenti è fondamentale ed è alla base delle diverse iniziative che coinvolgono i dipendenti, come dimostrato dalle survey sul benessere organizzativo e dai focus group con persone di diverse funzioni, età e genere. Questo approccio permette di comprendere cosa cameo fa bene e cosa può migliorare in termini di DE&I e non solo, portando a iniziative mirate, per lavorare sulla valorizzazione dell’unicità delle persone, senza appiattire le diversità».
- Promozione del dialogo e del confronto
L’azienda promuove il dialogo e il confronto a tutti i livelli dell’organizzazione. «Si lavora costantemente con i c-level sul People Management, attraverso percorsi di formazione, aggiornamento e cultura che in parte seguiamo ed eroghiamo internamente e in parte con il supporto di professionisti esterni, destinando una parte del budget a questo tipo di investimento sulle persone».
- Valutazione delle performance
Il marchio utilizza uno strumento che supporta i manager, ma non li guida in modo rigido, nella valutazione delle competenze sia soft (legate ai valori aziendali) sia hard (specifiche del ruolo). L’HR si confronta con i responsabili per aiutarli nella valutazione, incentivando un feedback continuo e sottolineando il valore che ha considerare le peculiarità individuali dei collaboratori. «Durante l’anno organizziamo diversi momenti di confronto con i manager per aiutarli in una cultura della valutazione e sensibilizzarli sul fatto che la gestione continua del feedback è una loro primaria responsabilità di management».
- Bilanciamento vita-lavoro
cameo rispetta il bilanciamento tra esigenze lavorative e personali, offrendo fino a otto giorni al mese di Smart Working. Si tratta di una policy che rientra in un quadro di “Smart Organization” più ampio, che include anche principi di lean production e lavoro per obiettivi applicabili a tutti i ruoli. «Lo Smart Working non è semplicemente un modo per andare incontro alle richieste dei giovani talenti e di alcune categorie di persone, è anche un paradigma che consente di valorizzare l’importanza di “creare il gusto di casa”, in linea con il purpose aziendale e questo si sposta con il modello “Activity Based Working” che portiamo avanti che dà la possibilità ai dipendenti di scegliere da dove lavorare in ufficio in base alle attività, promuovendo fiducia e collaborazione in linea con il nostro percorso culturale di leadership che punta sugli obiettivi e non sul controllo».
- Crescita personale e professionale
l’azienda ha un processo strutturato di valutazione annuale del fabbisogno formativo per tutte le funzioni aziendali. In base ai gap individuati, vengono offerti percorsi di upskilling e reskilling, sia per competenze soft sia per competenze verticali. L’azienda ha investito in una piattaforma di e-learning e offre formazione sulle competenze digitali a tutti i dipendenti, inclusi quelli che lavorano in produzione.
- Comunicazione trasparente
la direzione generale comunica regolarmente con i dipendenti tramite live streaming mensili e incontri trimestrali, condividendo risultati aziendali e novità. Il team People and Culture utilizza canali specifici per informare i dipendenti su novità legislative e aspetti del ciclo di vita delle risorse. Inoltre, i risultati delle survey interne vengono sempre condivisi con i dipendenti, spiegando come l’azienda intende agire in base ai feedback ricevuti.