Cosa sono le certificazioni informatiche e perché è fondamentale certificare le proprie competenze digitali? Sono domande che emergono spesso durante incontri con studenti e studentesse in scuole e università. Ma è proprio su queste riflessioni che, come AICA, costruiamo percorsi per accompagnare le nuove generazioni verso una piena consapevolezza nell’utilizzo delle tecnologie digitali che permeano ogni aspetto della quotidianità, dalla formazione al tempo libero, fino al mondo del lavoro. È già questo un elemento chiave per comprendere l’importanza strategica della certificazione delle competenze digitali. Ma procediamo con ordine.
Indice degli argomenti
Cosa sono le certificazioni informatiche e a cosa servono
Le certificazioni informatiche attestano – a seguito di un esame – il livello di competenze e abilità digitali possedute da una persona. Si tratta di strumenti riconosciuti, con validità variabile in base alle competenze esaminate, utili per accedere a percorsi formativi, ottenere punteggi in selezioni pubbliche, partecipare a bandi e rafforzare il proprio profilo professionale.
Questi percorsi sono progettati per rispondere alle esigenze di scuole, università e aziende, per colmare il divario tra le competenze presenti sul mercato e la crescente domanda di skill digitali da parte di imprese, enti e Pubblica Amministrazione.
Perché è importante certificare le competenze digitali
Sicurezza, formazione continua e occupabilità. Sono questi i tre pilastri che rendono strategica la certificazione delle competenze informatiche.
L’evoluzione delle tecnologie – accelerata oggi dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale – impone un utilizzo consapevole e responsabile degli strumenti digitali. La sicurezza è imprescindibile per costruire una società connessa ma protetta da rischi e minacce cyber. La formazione continua diventa quindi la base su cui sviluppare cittadini e professionisti competenti e aggiornati. E infine, l’occupabilità: il mondo del lavoro richiede profili in grado di rispondere alle nuove sfide poste dalla trasformazione digitale.
Le certificazioni informatiche più richieste nel mercato del lavoro
La certificazione delle competenze digitali si traduce in maggiore attrattività professionale e più ampie possibilità di scelta.
Tra le certificazioni più richieste, secondo la nostra esperienza spiaccano:
- ICDL Full Standard, che attesta competenze essenziali sul web aggiornate all’ecosistema digitale contemporaneo;
- AICA DigComp 2.2 – Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), attualmente obbligatoria per il Bando ATA;
- ICDL Cybersecurity, per sviluppare competenze fondamentali nella gestione sicura delle informazioni;
- ICDL Artificial Intelligence, pensata per cittadini, professionisti e studenti che vogliono comprendere e governare i fondamenti dell’intelligenza artificiale.
Il mercato conferma: 184mila annunci per professionisti ICT su LinkedIn
Secondo le rilevazioni di LinkedIn, tra gennaio 2023 e agosto 2024 sono stati pubblicati in Italia oltre 184.000 annunci per profili con competenze ICT. Un volume che conferma la persistente domanda di figure specializzate nel digitale, non solo da parte delle aziende tecnologiche, ma anche in settori tradizionalmente meno digitalizzati.
Dalla stessa fonte emergono dati interessanti sulla trasversalità della domanda: i comparti Consulenza e Assistenza (8.072 annunci), Ingegneria e Costruzione (6.234 annunci) e Energia e Risorse (4.465 annunci) registrano volumi significativi di ricerche per ruoli ICT, a testimonianza del crescente fabbisogno di competenze digitali lungo tutta la filiera produttiva.
Tra i ruoli più ricercati, sempre secondo LinkedIn, spiccano Web Developer (oltre 21.800 annunci), Specialista di Supporto IT (17.836 annunci) e Data Scientist (7.904 annunci).
Tuttavia, i dati dell’Osservatorio sulle Competenze Digitali 2024 – realizzato dalle quattro principali associazioni nazionali rappresentative del settore ICT (AICA, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia), in collaborazione con Talents Venture – evidenziano un disallineamento critico: solo il 46% della popolazione in età lavorativa possiede competenze digitali di base e appena il 22% raggiunge un livello avanzato, ben al di sotto della media europea.
Un gap che può e deve essere colmato attraverso percorsi strutturati di formazione e certificazione, per rispondere in modo efficace alle richieste di un mercato sempre più digitale.