La trasformazione digitale richiede un nuovo modello di business, supportato da nuove competenze: è a questo livello che si innesca il tema della formazione aziendale. L’approccio all’introduzione di nuove skill in azienda deve però essere strategico, ovvero partire dai livelli più alti dell’impresa fino a permeare l’intera organizzazione, coinvolgendo i dipendenti in percorsi formativi che siano attraenti: la trasformazione o lo sviluppo interno delle professionalità e dei modelli di lavoro non solo deve andare al punto fornendo le competenze necessarie ma deve aiutare il dipendente a sentirsi protagonista.
Indice degli argomenti
Formazione aziendale, di cosa si tratta
Nel linguaggio della microeconomia o economia aziendale, la formazione aziendale è quell’attività strutturata con cui un’azienda si propone di insegnare al personale competenze specifiche allo spacifico ambito o a dei settori correlati. Considerare le risorse umane che lavorano in un’organizzazione come il capitale umano su cui puntare, in quanto ricchezza aziendale di professionalità, porta a investire per guidare e sostenere anche la crescita professionale dei dipendenti.
Può essere rivolta a vari livelli gerarchici, e mira a valorizzare eottimizzare le potenzialità e le competenze delle persone, nonché ad aggiornare le competenze. La formazione aziendale riguarda gli aspetti tecnici, ma tocca anche le relazioni, la collaborazione, la comunicazione, la leadership.
Come fare formazione nell’era del Digitale
Per avere successo ed essere competitive, le organizzazioni devono trovare il modo di anticipare le nuove esigenze, operando in modo proattivo: il cambiamento è così rapido che per rimanere al passo coi tempi è necessario agire tempestivamente e aggiornare i modelli formativi e di business. Ecco perchè si parla di innovare l’approccio alla formazione, di renderla più fruibile e capace di trasferire stili manageriali, competenze tecniche e soft skill, cogliendo tutte le opportunità generate dal digitale.
I processi formativi dovranno, quindi, includere:
- la digitalizzazione dei contenuti, prevedendo formati accattivanti e coinvolgenti, compatibili per una fruizione su dispositivi mobili, in modo da facilitarne l’accesso;
- tecniche di gaming per aumentare il coinvolgimento emotivo e la motivazione;
- piattaforme di knowledge management per favorire l’apprendimento collaborativo, la creazione di comunità di pratica e l’apprendimento informale;
- Digital Learning.
Nell’ambito della formazione aziendale con Gamification si intende il processo che prevede l’inserimento di elementi motivazionali (ad esempio, premi consegnati a coloro che si classificano tra le prime posizioni di un contest) per aumentare il coinvolgimento delle persone, secondo logiche e meccanismi tipici dei giochi.
Le piattaforme di knowledge management (in sigla KM) si basano sul concetto della condivisione della conoscenza. In generale le strategie di KM hanno l’obiettivo di migliorare le performance, l’acquisizione o il mantenimento del vantaggio competitivo, del supporto all’innovazione e del miglioramento continuo.
Per quanto riguarda il Digital Learning (o eLearning), prevede l’utilizzo di una piattaforma integrata di canali e strumenti a supporto dei programmi di formazione (webinar, social network, applicazioni mobile per la formazione, iniziative di gamification, ecc..), che permettono di formare in modo più efficace le persone, utilizzando i mezzi più adeguati alla fruizione dei contenuti. Questo approccio prevede la modalità sincrona e asincrona di formazione ed è implementato in modi diversi in base alle esigenze di utilizzo: faccia a faccia, da remoto o sul posto di lavoro.
Formazione aziendale, come “ispirarsi” ai big del servizi consumer
Marco Planzi, Associate Partner di P4I-Partners4Innovation, ha spiegato in un video come “ispirarsi” ai big del servizi consumer, da Amazon a Netflix ai social network, per individuare le modalità di ingaggio delle persone con strumenti e canali di formazione che alle aziende possono apparire nuovi ma che per gli utenti sono ormai familiari. «Traiamo ispirazione da prodotti e servizi del mondo digitale, spesso di taglio consumer, che riscuotono enorme successo. Netflix e Amazon forniscono molti spunti per programmi di formazione online», afferma Planzi.
Dal social learning all’apprendimento sempre e ovunque grazie alle piattaforme mobili ecco come si arriva a quella che Planzi definisce la “Netflix experience”.
I dati sulla formazione aziendale
Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, tra le principali iniziative attivate per rispondere alla trasformazione digitale ci sono quelle nell’ambito della formazione, con oltre sei Direzioni su dieci che nel 2018 hanno previsto iniziative (63%). Non solo, nel 2018 il 60% ha dichiarato una crescita degli investimenti digitali a supporto dei processi HR rispetto all’anno precedente, trainata dagli interventi a supporto della formazione (58% delle organizzazioni ha investimenti maggiori rispetto allo scorso anno) e da quelli nei processi di employer branding e selezione (in crescita per il 45% del campione). Inoltre è emerso che per le attività formative le Direzioni HR mostrano una certa maturità anche nell’uso delle tecnologie Mobile. Inoltre, il 52% del campione dell’indagine dell’Osservatorio ha già introdotto o introdurrà nel 2018 app e strumenti di micro-learning, interessanti perché consentono di gestire la formazione in modo capillare e in tempi rapidi, oltre a supportare l’utente in un processo di apprendimento continuo che si adatti ai diversi contesti di fruizione.
Dal punto di vista delle modalità di formazione, sebbene quella in aula sia ancora prevalente, il 75% delle aziende italiane ritiene che il Digital Learning sia più rilevante: ad averlo adottato, in modo pervasivo e trasversale alle diverse tipologie di formazione, è più di un quinto delle organizzazioni (campione oltre 100 HR Executive).