Far sì che tutti i membri del nuovo team cross-funzionale dedicato all’innovazione potessero collaborare in maniera fluida ed efficace, e fossero altresì capaci di condividere con l’organizzazione il percorso da seguire per cavalcare la Digital Transformation mantenendo alto il livello di competitività. È questo l’obietto che ha spinto Olympus Italia, filiale di Olympus Europa nonché parte della multinazionale giapponese specializzata in tecnologia medica, a rivolgersi ad Hacking Talents, la startup EdTech per l’evoluzione professionale che si occupa di sviluppare l’intelligenza emotiva in azienda.
Indice degli argomenti
Dare valore alla diversità delle persone di un team e lavorare bene: gli obiettivi di Olympus
Come tutte le società che puntano a rimanere competitive nel proprio ambito, anche Olympus Italia si è trovata a dover affrontare una sfida significativa nel proprio percorso verso la trasformazione digitale e l’accelerazione dell’innovazione. Per farlo, l’azienda ha messo in piedi un team interno cross-funzionale dedicato all’innovazione, composto da 15 persone provenienti da contesti professionali diversi, con background variegati e un’alta seniority.
A un certo punto ci si è chiesti come si potevano generare dei valori condivisi in un gruppo così eterogeneo. Come fare per “amalgamare” di più le persone per lavorare insieme e portare effettivamente innovazione. E, poi, come mettere il team nella condizione di trasmettere i risultati e accompagnare verso il cambiamento il resto dell’organizzazione.
Serviva qualcosa che riuscisse a estrarre il valore della diversità, passando dalla consapevolezza dell’impatto che ognuna delle persone avrebbe potuto portare al tavolo nella maniera più significativa possibile. Ed è così che Olympus Italia si è rivolta ad Hacking Talents per progettare un percorso di crescita articolato in 5 sessioni di coaching e 3 sessioni con l’esperto comunicazione.
Ogni membro del team è stato abbinato al miglior coach adatto alle sue esigenze specifiche, in linea con la direzione aziendale. Questo approccio personalizzato ha permesso a ciascuno di lavorare sui propri talenti e competenze, con un impatto notevole sulle performance individuali e di squadra. Le skill che l’azienda ha scelto di allenare sono state: capacità di delega, gestione del tempo e dell’energia, assertività, negoziazione, gestione del conflitto. Inoltre, prevedendo anche un modulo di comunicazione efficace all’interno del percorso, i membri del team hanno acquisito quelle competenze necessarie per permettere loro di esprimere al meglio la trasformazione.
Il risultato? “Una squadra altamente collaborativa”
I risultati non sono tardati ad arrivare. Grazie alla guida dei coach esperti, il gruppo innovazione di Olympus Italia è stato in grado di sviluppare nuove idee e approcci innovativi in modo più rapido ed efficace. Questo ha reso il team più agile nell’introduzione di innovazioni all’interno dell’azienda, portando a un vantaggio competitivo significativo. Gli strumenti di comunicazione e le sessioni di formazione personalizzate su public speaking, semplificazione del linguaggio, comunicazione digitale e personal branding hanno favorito la costruzione di relazioni più forti e la condivisione di conoscenze tra i membri del team, consentendo loro di trasmettere le proprie idee in modo convincente, ottenendo un maggiore sostegno per le loro iniziative.
«Hacking Talents ha dimostrato di essere una soluzione digitale molto interessante per Olympus Italia. Grazie al suo approccio personalizzato, alla promozione della collaborazione, all’accelerazione dell’innovazione e alla comunicazione efficace delle idee, il nostro gruppo innovazione è diventato una squadra altamente collaborativa, efficiente nell’introduzione di innovazioni al board e abile nel comunicare idee», ha dichiarato Vittorio Martinelli, CEO di Olympus Italia.
Who's Who
Vittorio Martinelli
CEO di Olympus
Come funziona la piattaforma scelta da Olympus
Andando nel concreto, quello che fa la piattaforma è, una volta rilevato l’obiettivo specifico dell’azienda, nonché le corrispettive aree di sviluppo su cui lavorare, delineare un percorso che prevede tre step: visualizzazione, accelerazione e posizionamento.
La fase di visualizzazione incomincia dall’invio di una e-mail a tutti i dipendenti in target con il link per accedere alla piattaforma. A ognuno di loro verrà richiesto di procedere con l’EQ Assesment creato da Six Seconds, il network mondiale di intelligenza emotiva e partner di Hacking Talents, che consente di individuare i talenti già sviluppati dalla persona e quelli che invece andrebbero maggiormente allenati. Le capacità che possono generare un cambiamento positivo, contemplate nel modello, sono 18: riflessione, adattabilità, pensiero critico, proattività, impegno, problem solving, visione, design, imprenditorialità, resilienza, tolleranza al rischio, immaginazione, data mining, modellazione, connessione, emotional insight, collaboration. A questo punto Hacking Talents fa un match tra la persona e i suoi oltre 100 collaboratori – tra coach certificati, con un’esperienza di almeno quattro anni in questo ruolo, e esperti della comunicazione – per individuare quale professionista gestirà in seconda battuta gli incontri online one to one. Ed entriamo così nella fase dell’accelerazione, in cui, con il coaching, si lavora sulle tematiche di leadership per mettere a fuoco i propri obiettivi, motivare gli altri, attivare le risorse personali in modo sostenibile indirizzando al meglio tutte le energie. Infine si arriva alla fase del posizionamento dove è possibile fare formazione in ambito comunicazione per rendere efficace l’interazione con i diversi attori della propria sfera professionale lavorando su comunicazione digitale, public speaking, semplificazione del linguaggio e personal branding
Inoltre, Hacking Talents non crea solo match con coach ed esperti di comunicazione, ma ha anche sviluppato la possibilità di fare match tra colleghi. Questa funzionalità permette all’azienda di creare dei momenti strutturati di incontro tra colleghi dove le persone sono chiamate a raccontare di sé e della propria esperienza in azienda, e conoscono l’azienda tramite queste conversazioni. L’obiettivo alla base di questo processo di networking può essere diverso, per esempio: creazione di conversazioni cross-generazionali, sviluppo della comunicazione tra sede centrale e filiali, condivisione di esperienze tra la casa madre e le sedi dislocate in altri Paesi.
Naturalmente la piattaforma presenta poi uno spazio per monitorare l’andamento del progetto. Attraverso la dashboard l’HR può visualizzare rapidamente quindi quanti incontri sono stati già realizzati, chi ha risposto all’iniziativa e così via, ma anche rilevare i KPI relativi all’obiettivo aziendale come per esempio: quanto le persone si sentono più confidenti nella loro leadership, o quanto conoscono meglio l’azienda tramite queste conversazioni tra colleghi.
L’importanza dell’intelligenza emotiva sul lavoro
Si definisce intelligenza emotiva la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, comprendendo come esse influenzino le relazioni con chi ci circonda.
Tra le competenze trasversali decisive in ambito professionale, questa consente di migliorare la comunicazione, gestire lo stress, costruire fiducia, favorire la collaborazione e influenzare positivamente gli altri. Un elevato quoziente di intelligenza emotiva (EQ) all’interno dell’organizzazione contribuisce ad avere un ambiente di lavoro produttivo, promuove relazioni positive con colleghi e clienti, migliora le prestazioni individuali e di squadra, e ha impatti positivi sulla salute fisica e mentale.
Un sondaggio condotto su 500 manager da LHH, società del Gruppo Adecco, ha rivelato che secondo il 57% un più alto livello di intelligenza emotiva è riscontrabile nei membri del team con le prestazioni più elevate. Tuttavia, lo stesso sondaggio ha evidenziato che più di due terzi delle organizzazioni (68%) non dispongono di strumenti formali per identificare, sviluppare o sfruttare l’EQ. Inoltre, solo il 42% delle aziende fornisce una formazione specifica per aiutare i dipendenti a coltivare l’intelligenza emotiva.
Ecco che in questo contesto emergono gli strumenti di Digital HR, come supporto alle strategie di sviluppo dell’intelligenza emotiva. E anche Olympus ne ha colto le potenzialità.