I principali fattori attrattivi di un’azienda sono la retribuzione, la sicurezza del lavoro e la possibilità di fare carriera, ma il grosso limite delle organizzazioni è l’assenza di una pianificazione di medio-lungo termine dello sviluppo del personale, che non sia solo dettato da necessità immediate.
Il radicale cambiamento delle logiche di mercato ha portato a nuovi modelli organizzativi spesso giocati su un’interfunzionalità inedita e alla necessità di opzionare i talenti migliori in termini di competenze e flessibilità professionale.
È cambiato anche il modo di valutare le risorse, più orientato ai risultati che non ai ruoli e alle posizioni. La globalizzazione ha posto nuove sfide alla divisione HR, chiamata a esercitare un ruolo più proattivo e business oriented.
In questo white paper, realizzato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano in collaborazione con Cornerstone, viene contestualizzato lo scenario e analizzate le prospettive e di sviluppo dell’HRM 2.0. Fra i principali punti analizzati:
- Cosa sta cambiando nella gestione delle risorse umane: trend e numeri italiani
- Valutazione delle performance e definizione politiche retributive
- Come potenziare il modello della Human Realization
- Come razionalizzare e integrare il ciclo delle attività di ricerca e selezione, sviluppo, rewarding, valutazione e gestione delle performance e workforce planning
- Come supportare il business nel processo di trasformazione in termini di acquisizione e/o sviluppo interno di nuove competenze e nuove professionalità
- Come impostare una formazione delle risorse, reskillate continuamente tramite percorsi di formazioni adeguati.