INTERVISTA

Leadership femminile: la parola a quattro donne manager



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Daniela Vitagliano, ex Marketing Manager di Roberto Cavalli, Giulia Arena, EMEA Integrated Media Manager di Gucci, Simona Zanette, Managing Director di Hearst ed Erica Bucciano, Ex Marketing Manager Unilever Italia dicono la loro su come favorire un ecosistema organizzativo inclusivo ed equo, abbattendo le tradizionali barriere aziendali

Pubblicato il 8 mar 2025



Donne manager

Nel 2024, solo il 17% delle posizioni dirigenziali in Italia è occupato da donne, e il divario salariale in ruoli manageriali si attesta ancora al 12% (fonte: ISTAT). Ancora, secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, il nostro Paese si colloca all’87° posto su 146 nazioni per uguaglianza di genere, con un tasso di occupazione femminile del 51% contro il 69% di quello maschile.

Ed è a partire da questi dati che abbiamo chiesto ad alcune manager – che fanno parte di The Circle, la community di Aryel dedicata alle donne nei settori del marketing, media e adtech – di riflettere insieme sul tema della leadership femminile.

Quali sono le principali differenze tra il modello di leadership tradizionale e quello richiesto oggi?

«Il modello tradizionale di leadership era spesso autoritario e verticale, basato sul controllo e sulla rigidità dei ruoli. Oggi, invece, le organizzazioni cercano leader capaci di coinvolgere, motivare e ispirare i team. La leadership moderna si fonda su ascolto attivo, flessibilità e capacità di adattamento, con un focus sulla crescita delle persone e sulla creazione di ambienti di lavoro inclusivi e stimolanti».

Daniela Vitagliano, ex Marketing Manager di Roberto Cavalli

Quanto influisce la cultura aziendale nel rallentare l’evoluzione della leadership femminile?

«La cultura aziendale gioca un ruolo cruciale. Se in azienda persiste un mindset conservativo, il cambiamento sarà più lento, indipendentemente dalle competenze delle professioniste. Molte organizzazioni stanno evolvendo, ma in alcuni settori le resistenze culturali sono ancora forti, specialmente in contesti in cui la leadership è storicamente maschile. È necessario un cambiamento che parta dall’alto, con politiche che favoriscano pari opportunità di crescita».

Giulia Arena, EMEA Integrated Media Manager di Gucci

Quanto è importante il ricambio generazionale per facilitare una leadership più inclusiva?

«Il ricambio generazionale è fondamentale perché porta con sé nuovi valori, maggiore sensibilità alla diversità e una visione più aperta del lavoro. I giovani professionisti di oggi crescono in un contesto più inclusivo e digitale, e quando arrivano a ruoli decisionali tendono a promuovere ambienti più equi e dinamici. Tuttavia, il cambiamento non deve essere solo una questione anagrafica: anche le generazioni precedenti possono abbracciare modelli più inclusivi se il contesto aziendale lo facilita».

Simona Zanette, Managing Director di Hearst

Quali competenze sono oggi fondamentali per una donna manager di successo?

«La leadership femminile oggi si basa su una combinazione di competenze hard e soft. Sul piano tecnico, è essenziale una solida preparazione nel proprio settore e la capacità di leggere i dati per prendere decisioni strategiche. Sul piano umano, servono intelligenza emotiva, capacità di negoziazione e gestione del cambiamento. La leadership di successo è quella che riesce a unire visione strategica e sensibilità interpersonale».

Daniela Vitagliano, ex Marketing Manager di Roberto Cavalli

Qual è il ruolo delle piattaforme di networking professionale nel promuovere la leadership femminile?

«Le piattaforme di networking sono strumenti essenziali per creare connessioni, condividere esperienze e accedere a opportunità di crescita. Spazi come The Circle permettono alle donne di confrontarsi con altre professioniste, scambiare consigli e trovare mentor che possano supportarle nel percorso di carriera. Il networking non è solo un’opportunità di visibilità, ma un acceleratore di cambiamento per una leadership più equa e rappresentativa».

Giulia Arena, EMEA Integrated Media Manager di Gucci

Qual è il valore della leadership empatica nel guidare i team?

«L’empatia è un asset strategico nella leadership. Un manager che comprende le esigenze del team, che ascolta e valorizza le persone, costruisce ambienti di lavoro più produttivi e motivanti. L’era del leader distante e inaccessibile è finita: oggi i team cercano figure in grado di creare connessioni autentiche e stimolare la collaborazione. La leadership empatica è quella che trasforma un gruppo di professionisti in una squadra coesa e orientata agli stessi obiettivi».

Erica Bucciano, Ex Marketing Manager Unilever Italia

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