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In un contesto di crisi che produce effetti negativi su disoccupazione, salari, costo del lavoro e produttività, la Direzione HR delle imprese può avere un ruolo guida per trovare un corretto equilibrio tra esigenze di business e bisogni delle persone, diventando “leader della trasformazione” delle aziende. Per riuscirci però è necessario trovare una nuova “identità” attraverso un percorso evolutivo – l’HR Journey – che individua 3 principali ambiti di trasformazione relativi al profilo organizzativo, in termini di nuovi ruoli professionali e profili di attività interne ed esterne di Business Partner, modelli di servizio HR basati sulla logica del digital workspace e modelli organizzativi basati sullo Smart Working.
Le Direzioni HR che, abbandonando modelli superati e false sicurezze, saranno in grado di superare questa “crisi” che per i manager dell’HR è innanzitutto una crisi di visione e di “identità”, acquisendo consapevolezza di quello che è il proprio fondamentale ruolo di agente di cambiamento e catalizzatore della trasformazione dei modelli organizzativi esistenti.
Il terzo Rapporto dell’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano, fornisce una fotografia completa , esempi e linee guida relativamente alle seguenti aree fondamentali della Direzione HR:
- il profilo della Direzione HR in termini di attività, ricorso all’outsourcing e competenze da sviluppare per favorire l’innovazione e supportare il business;
- il ruolo delle tecnologie digitali nei processi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane, analizzandone l’impatto sulle metriche chiave della Direzione HR;
- i modelli di lavoro e il ruolo della Direzione HR come agente del cambiamento e employee champion in grado di valorizzare il contributo delle persone e tutelare le loro esigenze.
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