Essere gentili fa bene a noi e fa bene anche a chi ci circonda. A ricordarlo è la Giornata Mondiale della Gentilezza che il 13 novembre di ogni anno, da quando è stata introdotta la prima volta nel 1998 sotto la spinta del World Kindness Movement, ha l’obiettivo di promuovere i benefici positivi di ogni atto gentile, piccolo o grande, sulla comunità.
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La gentilezza sul lavoro fa bene a tutti
Un articolo pubblicato su Harvard Business Review invita a non sottovalutare il potere della gentilezza sul lavoro. Secondo gli autori dell’articolo le organizzazioni traggono vantaggio dalla promozione attiva della gentilezza. Nei luoghi di lavoro in cui gli atti di gentilezza diventano la norma gli effetti delle ricadute possono moltiplicarsi rapidamente. Quando le persone ricevono un atto di gentilezza lo ripagano e non solo alla stessa persona, ma spesso a qualcuno di completamente nuovo, questo porta a diffondere una cultura della gentilezza in un’organizzazione. In uno studio che ha analizzato più di 3.500 realtà aziendali con più di 50.000 persone, i ricercatori hanno scoperto che tassi più elevati di atti di cortesia, aiuto e lode erano predittivi di produttività, efficienza e di livelli di turnover inferiore. In sintesi: quando i leader e i dipendenti agiscono gentilmente l’uno verso l’altro, facilitano una cultura della collaborazione e dell’innovazione.
Sull’importanza della gentilezza nel luogo di lavoro ha indagato anche la piattaforma per la la ricerca del lavoro online InfoJobs. L’indagine, svolta su un campione di 1.350 rispondenti iscritti alla piattaforma, ambosessi, dai 18 anni in su, in tutta Italia, ha rilevato che per otto italiani su dieci la gentilezza dovrebbe far parte delle “soft skill” da inserire in un CV, oltre ad essere un elemento determinante in fase di selezione. Inoltre, secondo il 96% degli intervistati la gentilezza consente anche di aumentare la produttività. Last but not least, quando ad essere gentile è il capo, si crea un clima più sereno, che fa ottenere il massimo dalle persone, che si sentono più motivate e responsabilizzate (lo ha detto il 93% delle persone intervistate). In conclusione, favorire lo spirito di squadra e la collaborazione, mostrare disponibilità a premiare i risultati e a non scaricare le colpe in caso di insuccessi, oltre alla capacità di ascoltare i bisogni del proprio team sono elementi vincenti per una leadership di successo, ma soprattutto gentile.
Come perseguire una “rivoluzione gentile” sul posto di lavoro
Sempre il sito di recruiting InfoJobs, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza 2022, ha realizzato un manifesto (che ha anche una veste grafica realizzata dall’illustratrice Burabacio, aka Sabrina Ferrero). Si tratta in sostanza di 10 semplici azioni da far proprie e mettere in pratica ogni giorno, piccole azioni capaci di scatenare una “rivoluzione gentile” sul posto di lavoro.
Il Manifesto della Gentilezza sul lavoro
- Saluta quando entri o esci da un posto di lavoro. Esagera chiedendo: “come va?” e ascolta la risposta.
- Aiuta un collega: meno competizione e più collaborazione uguale si lavora meglio.
- Offri un sorriso e, se vuoi strafare, anche un caffè.
- Mettiti nei panni di un tuo collega per 5 minuti (vale anche per un cliente, un dipendente, un superiore). Scoprirai che è un essere umano, anche se a volte non sembra.
- Conta fino a 10 prima di parlare quando la situazione è tesa. Parla bene, comunica meglio.
- Cerca la soluzione e non l’assoluzione o il capro espiatorio.
- Festeggia i traguardi raggiunti tuoi e altrui. Si lavora meglio quando i nostri meriti vengono riconosciuti.
- Stabilisci un tetto massimo per le lamentele quotidiane: 10 minuti? 15 minuti? Il restante tempo usalo meglio.
- Usa le parole: “per favore” “scusa” e “grazie” sul lavoro. Per un ambiente lavorativo gentile usa parole gentili.
- Fai notare un talento a chi lavora con te o per te. Perché far notare solo i difetti? E se proprio devi farlo critica l’idea o il progetto e non la persona.
Questi consigli aiutano a raggiungere i propri obiettivi, diventare più produttivi, lavorare in un ambiente favorevole e ricevere un benefico grazie.
Articolo originariamente pubblicato il 13 Nov 2022