Linkedin oggi è il social network professionale più utilizzato dalle imprese per fare employer branding, per postare annunci di lavoro e fare recruiting. L’accordo tra Microsoft e Linkedin con la nuova app Dynamics 365 for Talent accelera i tempi di selezione e assunzione, come spiega Martina Pietrobon, direttore della divisione Dynamics 365, la suite di Microsoft che comprende diverse soluzioni per il business.
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Come funziona l’app per i talenti?
Nativamente integrata con Linkedin e Office, l’app consente di seguire sul proprio smartphone il processo di recruiting, dal post aziendale sul social network alle migliori candidature pervenute. Quindi, riordinate queste stesse secondo i criteri dell’HR, si pianificano in automatico le interviste grazie all’integrazione dell’app con l’agenda dei manager interessati e, via via, resta traccia dei feedback successivi. Questo è un aspetto innovativo perché i successivi esaminatori hanno a disposizione in tempo reale le valutazioni di chi li ha preceduti. Poi, quando sarà il momento di prendere la decisione finale, saranno disponibili su un’unica schermata tutte le valutazioni in merito, con una vista finale e un suggerimento sul candidato prescelto indicato dal sistema, anche se la decisione ultima resta sempre ai responsabili. Gli analytics forniscono un ulteriore supporto alla direzione HR: offrono una mappatura dei processi di selezione compiuti in un dato periodo, delle assunzioni effettuate, di quante andate a buon fine e della crescita nel tempo delle nuove risorse.
È dunque uno strumento collaborativo?
Sì, è uno strumento collaborativo agile e flessibile che, poggiando su cloud e su un common data model, non ha bisogno di infrastruttura, ma solo di banda larga. È collaborativo sul fronte aziendale perché si riducono notevolmente i tempi di selezione senza rinunciare alla qualità, anzi, potenziandola. Si annullano infatti solo i tempi morti di allineamento interno, grazie alla disponibilità in automatico delle agende dei manager che faranno le interviste e grazie alla tracciabilità delle successive valutazioni. In questo modo l’applicazione, semplificando i processi, aiuta l’HR a trovare la persona giusta in tempi più rapidi e con una maggiore efficacia.
È un aiuto anche per il candidato?
Sì, è uno strumento utile anche al candidato. Il suo profilo viene inserito in un tool dove, se verrà assunto, troverà indicate tutte le azioni necessarie a un inserimento veloce ed efficace come richiesto dai manager di linea, dal contatto con i colleghi che gli faranno da guida ai primi corsi di formazione. Il neoassunto stesso si sentirà subito coinvolto nei processi aziendali, e questo è un aspetto importante ai fini della sua retention perché è dimostrato che i primi tre mesi di onboarding sono i più delicati nella scelta di rimanere in azienda. In aggiunta a ciò, lo stesso tool proporrà una pianificazione formativa per il suo sviluppo professionale, un elemento sempre più strategico per consentire alle persone di crescere in termini di competenze, oltre che di carriera.