Richmond HR Forum 2019

Nessuno vince da solo: quando il gioco di squadra è la chiave per il successo

Condividere, fidarsi e affidarsi, essere una guida e puntare sulla passione. Parlando di sport e raccontando la loro esperienza alle Paralimpiadi di Londra Andrea Giocondi e Annalisa Minetti sono stati fonte di ispirazione ed esempio per i 76 HR Manager italiani che hanno partecipato a Richmond Human Resources Forum 2019

Pubblicato il 14 Nov 2019

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L’importanza del gioco di squadra e il ruolo di motivatore e coach che ha oggi l’HR sono stati i temi centrali dell’evento di apertura di Human Resources Forum 2019 organizzato da Richmond Italia.

Sul palco, Andrea Giocondi – campione olimpico e preparatore atletico – e Annalisa Minetti – cantante e campionessa paralimpica non vedente – hanno ripercorso il loro lavoro di preparazione, durato oltre due anni, che li ha portati a ottenere il terzo posto nei 1500 metri alle Paralimpiadi di Londra nel 2012, facendo segnare un tempo di 4:48.88 minuti e registrando così il record del mondo nella loro categoria.

Il loro è stato un lavoro di squadra, che con impegno, dedizione e motivazione ha portato al successo, a raggiungere insieme il traguardo. Come ha sottolineato Marina Carnevale, Events Conference Director di Richmond Italia, si è trattato di un lungo percorso da cui anche l’HR può trarre oggi ispirazione. «Quest’anno la domanda che mi sono posta quando ho cominciato a lavorare all’organizzazione dell’edizione 2019 di Human Resources Forum 2019 è stata: “Che ruolo ha oggi il Direttore HR? Chi è, cosa può fare per le persone?”», ci ha raccontato Carnevale. «In quei giorni, mi è tornato in mente l’emozionante video in cui Andrea e Annalisa hanno tagliato il traguardo: correvano sincronizzati, uno accanto all’altra, con un cordino che legava il polso destro di lei e il sinistro di lui. Il passaggio successivo è stato inevitabile: il ruolo dell’HR oggi è accompagnare le persone, essere loro accanto e non perdere mai il contatto. A quel punto non ho avuto dubbi: il racconto di Andrea e Annalisa poteva essere contemporaneamente un modo per spingere i Direttori HR che partecipano al nostro evento a specchiarsi, e una fonte di ispirazione per portare avanti il loro delicato compito con più consapevolezza».

Siamo nell’era del digitale, in cui la tecnologia pervade in ogni aspetto della nostra vita: «Per combattere il rischio di “spersonalizzazione” oggi più che mai è importante porre enfasi sull’umanizzazione – ha ricordato Marina Carnevale -. C’è l’esigenza di riportare al centro la dimensione della persona e per farlo, nel mondo del lavoro, è fondamentale avere una guida, consapevole di quello che sta accadendo intorno a noi».

Poter contare sulle persone e condividere il percorso

«La parola magica è condivisione», ha raccontato Annalisa Minetti. «Poter contare su un’altra persona e condividere un percorso, avendo la consapevolezza di potersi fidare e affidare: è solo così che ciascuno di noi può arrivare al traguardo sentendo di essersi arricchito e di aver arricchito gli altri».

L’atleta è partita da qui nel mettere a fattor comune cosa ha imparato dall’esperienza in pista. Ha parlato dell’importanza di condividere con gli altri un percorso con empatia ed emozione, e di come il vero obiettivo non sia tanto la medaglia, ma il percorso con cui si arriva a vincere la medaglia.

«Il nostro percorso è stato tutt’altro che facile – ha raccontato Andrea Giocondi -. È un “viaggio” che parla non solo dell’importanza di avere un confronto, ma anche della forza della condivisione, della necessità di programmare insieme per raggiungere il risultato. È così che siamo riusciti a superare anche gli allenamenti sotto la pioggia, la stanchezza, i dolori».

Giocondi ha poi raccontato la delicatezza del ruolo di chi guida in una squadra: «Garantisco che non è facile essere una guida. Anche io sentivo la fatica, la percepivo, ma il mio compito era dare coraggio, essere incoraggiante, infondere sicurezza, e mettere in secondo piano la mia stanchezza. Bisogna essere capace anche di riprogrammare il lavoro, cambiare le procedure, ricordandosi sempre che l’obiettivo è sempre lo stesso: valorizzare la persona che stai guidando e raggiungere il traguardo della motivazione».

La visione dei due atleti non fa altro che avvalorare l’importanza di trovare il giusto mix tra emotività, rispetto reciproco, voglia di condividere, darsi forza a tal punto da “far crescere la volontà” dell’altra persona, smettere insieme di preoccuparsi delle cose e cominciare a occuparsene, lasciandosi alle spalle le paure. Solo così si riesce a portare sapientemente avanti un gioco di squadra con un obiettivo comune, «si tratta di una missione che ti consente di arrivare più lontano e con meno fatica».

Richmond Human Resources Forum 2019: il valore di mettere la persona al centro

«La vera ricchezza delle aziende sono le persone e in quest’ottica chi le gestisce ha un ruolo di grande responsabilità e centralità nell’andamento del business», ha raccontato a Digital4HR Marina Carnevale, Events Conference Director di Richmond Italia. «Il Forum rivolto al mondo HR è uno dei 14 eventi che ogni anno organizziamo in Italia su diverse tematiche trasversali: dal marketing alla logistica, dal retail al procurement, dal finance all’energy, dalla security all’IT, dal cyber all’e-commerce».

Così come gli altri eventi organizzati da Richmond Italia, anche per Human Resources Forum l’obiettivo è creare un’opportunità di business matching tra domanda e offerta. In continuità con le passate edizioni, anche quest’anno i 76 HR Manager italiani che hanno partecipato hanno avuto la possibilità di seguire un percorso personalizzato di conferenze, networking e incontri di business e laboratori. «Il format del nostro evento permette alle persone che si occupano di risorse umane in azienda di conoscere le esperienze di altre realtà grazie un confronto diretto con i colleghi che fanno il loro stesso lavoro e di aggiornarsi sui temi caldi di una professione sollecitata oggi più che mai dagli effetti della crisi e dall’avvento del digitale. Inoltre, il nostro obiettivo è presentare agli HR Manager i potenziali fornitori, che potrebbero facilitare il loro day by day attraverso con servizi di alto livello. Tutto questo senza perdere mai di vista la persona. Il nostro pay-off “Human2Human” è l’essenza di quello che facciamo: dedicare tempo e attenzione alle persone, ai manager, prima ancora che alle aziende», ha ricordato Marina Carnevale. «Ecco perché abbiamo affiancato a conferenze e incontri di business anche dei laboratori con coach, psicologi e sociologi, che aiutano a sviluppare le competenze e le soft skill dei partecipanti».

Infine, l’approccio “umano” degli eventi Richmond Italia si concretizza anche nella collaborazione con B.Live, un progetto sviluppato con la Fondazione Near Onlus, che aiuta ragazzi affetti da gravi patologie croniche provenienti da diversi istituti ospedalieri del territorio. Attraverso visite in aziende, incontri con imprenditori e percorsi creativi, i ragazzi “imparano il mestiere della vita e l’arte del fare” e per Richmond Italia realizzano il magazine “Reach”, che racconta le storie personali dei manager.

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