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Servizi di welfare aziendale: dai ristoranti agli asili nido, passando per la app fitness, quando il benessere è al centro del business



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Quanto conta la pausa pranzo in una people strategy che punta a creare lavoratori soddisfatti, motivati e naturalmente anche in buona salute? Ne abbiamo parlato con Ilaria Del Fabbro, Senior Marketing Manager di Elior Ristorazione, che sta ampliando il suo ventaglio di servizi

Pubblicato il 25 mar 2024



Servizi di Welfare Aziendale, impiegati che mangiano insieme
Immagine di fizkes da Shutterstock

Oggi i servizi di welfare aziendale sono considerati un elemento fondamentale per il benessere e la soddisfazione dei dipendenti, nonché per la competitività e la sostenibilità delle aziende. Non sono più visti, infatti, come semplici benefit extra, ma sono diventati un elemento cruciale nella strategia aziendale per attirare e trattenere i talenti, migliorare l’engagement dei dipendenti e promuovere una cultura organizzativa inclusiva e orientata al benessere. Lo dicono gli studi. Secondo i risultati del rapporto “Il welfare aziendale: strategia per la crescita economica delle imprese e il benessere dei lavoratori“, redatto dal Corporate Welfare Lab di Sda Bocconi, l’introduzione di politiche di welfare aziendale ben strutturate porta a un notevole aumento della probabilità di registrare un incremento dei ricavi superiore al 10%. Inoltre, si registra un impatto positivo sull’attrattività dell’azienda e sulla percezione di coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori nell’organizzazione.

Abbiamo parlato dei servizi di welfare aziendale con Ilaria Del Fabbro, Senior Marketing Manager di Elior, la multinazionale che anche in Italia è uno dei maggiori player nel settore del catering e della ristorazione collettiva.

Who's Who

Ilaria Del Fabbro

Senior Marketing Manager di Elior

Ilaria Del Fabbro

La pausa pranzo come momento di welfare aziendale

Con radici che affondano nei primi anni Cinquanta, Elior si rivolge a medie e grandi aziende del mondo privato e pubblico, coprendo vari settori fra cui educazione e sanità. Presente in Francia, Spagna, UK, USA, India, in Italia approda nel 1999. Il Gruppo conta oggi 10.000 collaboratori, 2.000 ristoranti e punti vendita in tutto il Paese, oltre 106 milioni di clienti serviti ogni anno e ha un fatturato di 459 milioni di euro.

«La ristorazione aziendale è il core business di Elior – ci spiega Ilaria Del Fabbro −. E lo facciamo puntando sul creare un ambiente di pausa pranzo che si caratterizzi per il comfort, il design funzionale, e che al tempo stesso sia piacevole da fruire, con una proposta di alimentazione sana in grado di assicurare una scelta molto ampia. Un grande lavoro di squadra che comincia con i nostri nutrizionisti e chef, passando dal nostro ufficio acquisti e progetti, fino ad arrivare nelle mani dei nostri addetti che ogni giorno portano con loro gusto, varietà e salute.I nostri menu includono anche piatti vegani, vegetariani adatti anche per chi segue particolari regole alimentari o ha esigenze specifiche dettate da intolleranze e, o, allergie».

Qual è dunque il ruolo della pausa pranzo all’interno di una strategia di welfare aziendale?

«Le organizzazioni hanno bisogno del welfare per dare benessere ai dipendenti. Questo perché da un lato hanno necessità di aumentare il tasso di retention e, dall’altro, di attrarre nuovi talenti mantenendo sempre la squadra ingaggiata. Oggi più che mai per il business è importante dare valore alla pausa pranzo offrendo al dipendente quello che gli piace e gli fa bene mangiare in un luogo rilassante e confortevole. Perché, sebbene ogni azienda abbia la sua “people strategy”, in termini di servizi, il denominatore comune è quello di assicurare un ecosistema lavorativo piacevole in grado di generare una condizione di benessere mentale e fisico ottimale. Nel momento in cui l’azienda riesce a supportare il dipendente in questo modo, il valore del capitale umano aumenta. Ecco perché la pausa pranzo rientra dunque nei servizi di welfare aziendale utili a creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo».

Servizi di welfare aziendale, Elior: un partner per il benessere dei dipendenti

Ma se la ristorazione collettiva è il core business di Elior, il gruppo in realtà già da diverso tempo sta intraprendendo un percorso per diventare un partner per il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici a tutto tondo, abbracciando i temi della genitorialità e del wellbeing fisico attraverso un ventaglio di servizi di welfare che toccano più aspetti della vita della persona.

Un progetto che Elior porta avanti da vent’anni, oggi più che mai di grande interesse e attualità, è Pulcini & Co. Si tratta della divisione di Elior dedicata ai servizi per l’infanzia che propone alle aziende, ma anche a Comuni e soggetti pubblici, la gestione degli asili nido, sostenendo mamme e papà a raggiungere un maggiore equilibrio tra vita professionale e privata.

«Il primo asilo nido Elior è stato aperto in Italia nel 2004 e a oggi ne abbiamo 22, gestiamo oltre 1000 bambini grazie a un team di più di 250 professionisti», dice Ilaria Del Fabbro. I servizi offerti da Pulcini & Co. includono anche la gestione dei centri estivi, incontri tematici pedagogici per genitori con figli da 0 a 17 anni, laboratori creativi, educazione alimentare per aiutare le famiglie a imparare le regole di una giusta alimentazione, e altro ancora.

Attraverso la partnership con Trainect, tra i suoi servizi di welfare aziendale Elior offre anche un’app fitness. L’azienda che vuole aderire al progetto può dare accesso alla piattaforma a tutti i suoi dipendenti che, in base alle preferenze, possono seguire corsi con psicologi e nutrizionisti, e corsi di yoga.

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