TREND

Wellbeing dei dipendenti: per il 79% dei lavoratori il benessere pesa quanto lo stipendio



Indirizzo copiato

Per il 2025 la parola d’ordine è flessibilità e ne sono sempre più consapevoli le aziende, che stanno diventando delle vere e proprie “Wellbeing Company”, impegnate a prendersi cura della salute fisica e mentale dei loro professionisti con azioni di welfare mirate

Pubblicato il 23 dic 2024

Claudia Cipolla

Head of Italy Wellhub



Wellbeing dei dipendenti

Le persone sono il vero asset strategico per le aziende, il vero motore per il vantaggio competitivo. Eppure, si stima che l’impatto di ansia e depressione sull’economia globale raggiunga i 700 miliardi di euro ogni anni, cifra che si prevede arriverà a oltre 4 milioni di euro entro il 2030 (fonte: OMS). Ecco perché è sempre più importante che le imprese investano in modo consapevole per salvaguardare il benessere all’interno dell’habitat lavorativo.

A esserne consapevoli sono sempre più aziende, che stanno diventando delle vere e proprie “Wellbeing Company”, impegnate a promuovere  la cultura del benessere dei loro professionisti con azioni mirate di welfare, in particolare, con iniziative a sostegno del Wellbeing olistico. A fotografare lo scenario attuale in undici Paesi sono i dati esclusivi presentati da Wellhub, piattaforma che offre servizi per il benessere aziendale, che ha intercettato le evoluzioni del settore nel suo “The Wellhub Trends Report”. Un’indagine condotta su oltre tre milioni di abbonati provenienti da 19mila aziende e che svela le principali tendenze che plasmeranno l’immediato futuro del benessere sul posto di lavoro.

Il Wellbeing è strategico per l’engagement dei dipendenti

Nel 2024 abbiamo assistito a un’evoluzione nella mentalità dei dipendenti, che hanno deciso di adottare un approccio olistico per il proprio benessere. Questo assume un significato di particolare valore nel nostro Paese, dove il 49% di dipendenti soffre di stress lavorativo, due punti in più rispetto alla media globale rilevata dalla ricerca.

A dirlo è un altro importante report Wellbub di recente pubblicazione Lo stato dell’arte del wellbeing 2025, secondo cui il 79% degli intervistati considera il wellbeing alla stregua dello stipendio e l’83% dichiara di prendere in considerazione per un eventuale impiego futuro solo aziende che pongono un forte accento sul wellbeing aziendale.

Sebbene l’81% del campione ritenga che il proprio datore di lavoro abbia la responsabilità di contribuire al proprio benessere, poco più della metà (52%) è soddisfatta dei programmi di erogati dalla propria azienda. Le aziende che offrono programmi di benessere registrano significativi miglioramenti nell’engagement dei dipendenti. Il 69% di coloro che usufruiscono di un programma di benessere afferma che il proprio stato generale di salute è buono o in crescita, rispetto al 53% di quelli che non hanno accesso a tali programmi.

Un nuovo mindset per il benessere in azienda

In questo scenario, movimento regolare, attenzione all’alimentazione e cura del sonno si riconfermano il  come miglior antidoto al burnout e all’ansia. Un vero cambiamento nel mindset dei lavoratori, che trova espressione anche in nuove abitudini: dall’Happy Hour si è passati all’Happy Work Out e alle 18 del martedì l’appuntamento è con il fitness in palestra. Al Top l’indice di gradimento per l’allenamento con i pesi, lo Yoga la disciplina a maggior crescita. In primo piano, la crescente propensione al Benessere Ibrido – Online e in presenza – e la propensione ad adottare abitudine sane (71%), in crescita rispetto all’anno passato.

Trend 2025: parola d’ordine flessibilità

La flessibilità aumenta il coinvolgimento dei dipendenti e la loro fidelizzazione e contribuisce a consolidare il vantaggio competitivo dell’azienda. Ecco perché in primo piano fra i Trend 2025 c’è la crescente propensione al Benessere Ibrido – Online e in presenza – che si traduce in un indice doppio di attività e allenamenti.

E ancora: le priorità sono diventate nutrizione e stile di vita salutari. Due aree che hanno registrato una crescita notevole, con un aumento del 112% nell’adozione delle pratiche per una nutrizione sana e bilanciata rispetto all’anno passato. E, a sorpresa, i dipendenti del settore pubblico sono quelli maggiormente coinvolti nelle attività di benessere, seguiti da quelli dei settori finanziario e tecnologico. A livello mondiale, inoltre, cresce in modo significativo anche l’utilizzo delle App dedicate all’allenamento di forza e alla sana alimentazione. E non finisce qui. Le attività a basso impatto come pilates e yoga stanno guadagnando sempre più popolarità, mettendo a segno un aumento del 7% su base annua e diventando così il genere di allenamento in più rapida crescita.

ll futuro del benessere dei dipendenti sempre più dinamico e in continua evoluzione

Poiché i confini tra lavoro e tempo libero diventano sempre più sfumati, i dipendenti troveranno sempre di più nuovi modi di adattare il wellbeing e la cura di sé ai loro impegni quotidiani, sfruttando le loro pause per dedicarsi al benessere, così da essere più produttivi e meno stressati. Un trend destinato ad accentuarsi nel corso del 2025. Di fronte a un’evoluzione dei ritmi lavorativi, la cura del benessere diventa uno dei pillar della strada che buona parte delle imprese oggi intende percorrere per avere dipendenti più fedeli e soddisfatti. In questo senso si inserisce il potenziamento dei programmi di wellbeing aziendale nel nostro Paese che proprio in questi giorni ha visto la nascita della rete per la salute psicofisica dei dipendenti grazie all’acquisizione dell’italiana Fitprime da parte di Wellhub.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4