Azienda e collaboration, un binomio al centro del quale dovrebbero esserci gli spazi dedicati alla condivisione. Per molti versi, complici le tecnologie digitali, la trasformazione è già in atto: le sale riunione sono sempre meno ambienti predefiniti dove si svolgono incontri fiume in cui prevale la logica comunicazionale one-to-many e sempre più luoghi di ritrovo, anche occasionali, dove engagement, interattività e interazione diventano gli elementi cardine di un linguaggio nuovo, generato a più voci. Un linguaggio che, come insegna l’esperienza consumer, non ammette più soluzione di continuità tra il mondo digitale e quello analogico: le azioni, i servizi, le applicazioni corrono da un supporto all’altro – spesso da un luogo all’altro – e qualsiasi interruzione o cambio di interazione sui dispositivi genera rallentamenti anche nel mondo fisico e, di conseguenza, sul business.
I grandi schermi digitali sono il perno di questo approccio, sia perché per loro stessa natura catalizzano gli sguardi e tengono alta l’attenzione, semplificando il recepimento delle informazioni, sia perché grazie alle nuove funzioni di connettività permettono a chi partecipa alle riunioni (a prescindere dal fatto che sia presente fisicamente o in videoconferenza, da remoto) di entrare e uscire dalla presentazioni apportando il proprio contributo.
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Ambienti, display e strumenti al servizio della riunione interattiva
A fronte però di un’esigenza sempre più sentita, ancora poche imprese hanno provveduto ad allestire i nuovi spazi, dotandoli anche delle tecnologie che abilitano la collaboration. Nel gergo del business internazionale, questi ambienti sono definiti huddle room, hub funzionali, accoglienti e compatti, dove è possibile organizzare o addirittura improvvisare riunioni di piccoli gruppi di lavoro. Incontri concisi e focalizzati che possono eventualmente essere estesi ad altri membri dell’organizzazione o ad altri dipartimenti attraverso la videoconferenza. Ebbene, secondo la società di ricerca Wainhouse Research, esistono a livello globale circa 50 milioni di huddle room, ma di queste solo una risicata minoranza dispone di più un tavolo e qualche sedia. Alcune, dice l’indagine, sono equipaggiate al massimo con lavagne a fogli mobili, mentre latitano gli strumenti che possono trasformare quegli spazi in veri ambienti di collaboration e brainstorming.
Le lavagne lasciano il posto alle Flipboard digitali
Tra gli strumenti che meglio rispondono a queste esigenze ci sono le flipboard digitali, sorta di rivisitazione delle lavagne a fogli mobili. Ma se l’aspetto, le funzionalità di base e l’ingombro rimangono gli stessi, con un’impalcatura dotata di rotelle che le permette di muoversi agilmente all’interno della huddle room, le possibilità offerte da questi dispositivi interattivi vanno ben oltre la semplice scrittura. Che ovviamente rimane: grazie a schermi touch ad alta definizione, relatori e partecipanti possono tracciare con un pennino qualsiasi segno sul display, fruendo di una super experience pari – se non superiore – a quella offerta da carta e inchiostro. Ma a questo si aggiunge la facoltà di proiettare sul monitor presentazioni, fotografie, file caricati direttamente da qualsiasi dispositivo connesso alla flipboard, che può essere orientata in senso verticale od orizzontale per accogliere nel formato migliore e valorizzare i contenuti in questione.
La sintesi di Samsung Flip: versatilità, coinvolgimento e sicurezza in un unico device
Una nuova proposta in questo senso è arrivata dall’ultima edizione del CES (Consumer Electronics Show 2018) di Las Vegas: Samsung, che continua ad ampliare il proprio portfolio di soluzioni video dedicate al B2B – a cavallo di smart office e Industry 4.0 – ha infatti presentato la Flip WM55H, una lavagna digitale interattiva che concentra in un unico dispositivo tutta l’esperienza che il costruttore ha maturato nella progettazione e nella realizzazione di grandi schermi connessi. L’ergonomia e il design all-in-one di Flip le consentono di essere inserita comodamente in una huddle room, permettendo l’interazione con fino a quattro utenti contemporaneamente. Come suggerisce il nome del prodotto, il display UHD è un 55 pollici in formato 16:9 orientabile e regolabile in altezza. Offre fino a 20 pagine di spazio di scrittura a cui si può accedere utilizzando il tocco delle mani grazie a un sistema di scorrimento rapido, e i contenuti possono essere condivisi e scaricati sia tramite e-mail sia attraverso la stampa tradizionale, o ancora salvati a fine riunione su memorie USB oppure su supporti esterni di rete. Smartphone, laptop e tablet si collegano a Flip sfruttando la connettività Wireless o NFC, mentre gli utenti sono riconosciuti da specifici sensori che ne individuano la prossimità e attivano il display quando lo si tocca o si prende in mano il pennino, garantendo allo stesso tempo risparmio energetico e funzionalità immediata, senza bisogno di spegnere e accendere la lavagna.
Ciò che però la rende un vero device aziendale e non solo un oggetto pensato per ottenere un effetto “wow” tra collaboratori e clienti è il suo sistema di protezione dei dati: al di là del fatto che Samsung Flip memorizza automaticamente i contenuti proiettati in un database centrale, di fatto eliminando la necessità di redigere verbali dell’incontro di lavoro, il processo è garantito da un meccanismo di sicurezza basato su password che limita l’accesso ai contenuti e alle funzioni del dispositivo solo agli utenti autorizzati. “Il modo di incontrarsi, discutere e confrontarsi nelle huddle room ha oggi la possibilità di essere rivoluzionato, a patto che si premino l’efficienza, il coinvolgimento e la sicurezza, ma soprattutto la semplicità di utilizzo di strumenti tanto potenti”, commenta Martino Mombrini, Markerting Director della divisione IT di Samsung Italia. “Dispositivi come Samsung Flip possono avere una valenza enorme per il business, ma spesso proprio per la loro complessità ci si limita a usarli come proiettori di slide dalla forma accattivante. Nel caso del nostro prodotto, invece, il design è al servizio dell’usabilità, dell’ergonomia e dell’intuitività, a tutto vantaggio dell’utente finale”. Samsung Flip è già disponibile presso rivenditori on line e negozi di arredamento, oltre che tramite i tradizionali canali per gli schermi B2B professionali e nel portfolio dei partner Samsung.