Il progetto Smart Working di Sisal si inserisce all’interno di un percorso di innovazione digitale che l’azienda ha avviato già da qualche anno. Lo spunto è nato da un’indagine sul clima organizzativo svolta in azienda nel 2012, con l’obiettivo di garantire un corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa. In seguito il progetto si è connotato come evoluzione fisiologica di un cammino di flessibilità organizzativa avviato a ottobre 2013 con l’introduzione di un orario di lavoro all’interno dell’azienda più orientato alle esigenze delle persone.
A gennaio 2015 nasce quindi “Volta Smart Working in Sisal”, con la creazione di un gruppo di lavoro dedicato chiamato a svolgere un lavor
o di benchmark esperienziale con altre realtà aziendali che avevano già intrapreso un percorso in questo ambito, per definire l’approccio e la strategia più adatta da seguire per introdurre lo Smart Working in azienda.
A questa fase è seguita nel novembre del 2015 un’analisi organizzativa interna, realizzata attraverso workshop a cui hanno partecipato i people manager delle diverse strutture aziendali, finalizzata a comprendere quali fossero i team più pronti ad adottare questa nuova modalità di lavoro.
Nel corso del mese di febbraio 2016, in concomitanza con la terza giornata del lavoro agile indetta dal Comune di Milano, è partito un primo gruppo Pilota di 100 persone che aveva la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità Smart Working fino a due giorni a settimana. Dal mese di maggio la fase di testing è stata estesa a ulteriori 80 persone, con una media di partecipazione di 3 giornate di Smart Working al mese.
L’obiettivo è arrivare entro la fine del 2017 al coinvolgimento di circa 600 persone, ovvero tutta la popolazione il cui ruolo risulta eleggibile perchè non legato in maniera imprescindibile alla sede di lavoro.