I modelli di lavoro “intelligenti” consentirebbero alle imprese di risparmiare qualcosa come 37 miliardi di euro. In periodi di “spending review”, l’adozione di modelli organizzativi caratterizzati da flessibilità e autonomia nella scelta di spazi, orari e strumenti, può essere veramente una chiave di volta per recuperare competitività.
La strada però non è banale: bisogna abbandonare il modello di lavoro tradizionale e a creare le condizioni di che permettono di rispondere contemporaneamente ai nuovi obiettivi del business e alle esigenze delle persone.
E quali sono gli aspetti più critici da affrontare? Secondo le analisi dell’Osservatorio Smart Working vi sono dei fattori chiavi su cui basarsi.
Le persone devono essere al centro
Le aziende non possono limitarsi a guardare solo gli obiettivi di business e farsi trainare dall’innovazione tecnologica, ma è necessario porre le persone al centro di queste iniziative, attraverso un’attenta analisi e comprensione delle esigenze specifiche dei “singoli individui” e un loro forte coinvolgimento nel percorso di cambiamento culturale dell’intera organizzazione.
Strumenti digitali integrati nella vita lavorativa e privata
Per un utilizzo efficace delle nuove tecnologie digitali di Smart Working gli strumenti devono essere a “servizio” delle persone e integrarsi nelle attività lavorative quotidiane, oltre ad essere percepiti come strumenti e applicazioni per la propria vita privata. Solo così – secondo i ricercatori dell’Osservatorio – è possibile valorizzare al meglio gli strumenti di social, collaboration e mobile communication.
Attenzione al change management
Per gestire e avviare il percorso di cambiamento dei modelli di lavoro sono fondamentali piani di formazione del middle management, che spesso si caratterizza per stili di leadership ancora troppo basati sulle regole e il controllo diretto dei propri collaboratori.
Occorre, inoltre, ridefinire i sistemi di MBO coerentemente con i nuovi modelli di lavoro, in modo che le persone possano avere la giusta autonomia e libertà nelle decisioni relative alle proprie attività professionali e che possano essere valutati in funzione dei risultati conseguiti.
Coinvolgimento interfunzionale e committment del top management
La riprogettazione dei modelli di lavoro deve prevedere il coinvolgimento significativo di tutte le direzioni aziendali, dall’ICT all’HR, alle Line of Business per identificare il corretto modello e percorso verso lo smart working.
Dare evidenza dei benefici ottenuti
I benefici ottenuti con lo smart working vanno costantemente monitorati e diffusi all’interno dell’organizzazione e verso il top management. In questo modo si ottiene il commitment necessario che permette di attivare un cambiamento culturale e comportamentale a tutti i livelli e allo stesso tempo attivare un miglioramento continuo su questi aspetti.