Esperienze di successo

Leroy Merlin, con lo Smart Working più autonomia nel lavoro e nell’orario

Il colosso del fai-da-te concede ai collaboratori degli uffici di gestire da soli le 40 ore settimanali. Il prossimo passo è il lavoro da remoto: nuove sale di videoconferenze, sia nella sede centrale che nei punti vendita, e applicazioni di webconference su tutti i pc favoriscono la collaborazione a distanza

Pubblicato il 22 Mar 2016

leroy-merlin-160218100137.jpg

Un progetto di Smart Working, che ha come principale obiettivo quello di rendere sempre più flessibile l’orario di lavoro per rispondere alle esigenze dei collaboratori, distribuiti fra la sede centrale e i 48 punti vendita. Lo ha realizzato Leroy Merlin, specializzata in bricolage e fai-da-te e parte di Groupe Adeo, primo player del mercato francese, secondo in Europa e quarto nel mondo, che offre una vasta scelta di prodotti e di servizi per la casa e il giardino, per un fatturato in Italia di 1,4 miliardi di euro.

L’iniziativa nasce a seguito dei risultati emersi dalla survey periodica di monitoraggio del benessere dei 6000 collaboratori in azienda. Il progetto ha quindi lo scopo, anche attraverso l’utilizzo della tecnologia, di andare incontro alle necessità dei collaboratori e permettere loro di acquisire maggior autonomia e responsabilizzazione.

Dall’anno scorso Leroy Merlin ha permesso la frequentazione degli uffici in orari più ampi e superando il concetto di flessibilità classica in entrata. L’obiettivo è infatti di permettere ai dipendenti della Sede Centrale di gestire autonomamente le 40 ore settimanali nell’arco di tempo che va dalle 7:00 alle 21:00 e consentendo loro di scegliere se lavorare 5 o 6 giorni dal lunedì al sabato. I dipendenti, responsabilizzati sugli obiettivi da raggiungere e le attività da svolgere, possono scegliere in autonomia l’organizzazione della propria settimana, senza che sia necessario avvisare il proprio responsabile. Il manager può però organizzare dei momenti in cui la presenza del collaboratore in ufficio è indispensabile, tipicamente meeting, momenti di formazione, riunioni di allineamento.

Permane la timbratura obbligatoria al momento dell’arrivo in sede per la rilevazione della presenza dovuta a motivi di sicurezza. Infatti non sono

ancora previste policy di flessibilità di luogo, se non per andare incontro ad esigenze molto specifiche. La possibilità di lavorare da remoto, che sia il negozio vicino a casa o la propria abitazione, è un obiettivo del prossimo periodo. L’azienda si sta anche muovendo per avere le tecnologie appropriate per rendere il progetto sostenibile.

La collaborazione e la comunicazione, in sede come a distanza, deve essere facilitata anche da servizi idonei che permettano un efficiente ed efficace scambio informativo tra le persone. Una particolare attenzione è stata posta all’integrazione di tutti i sistemi di comunicazione e all’installazione di strumenti per videoconference sempre più performanti. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Arkadin, ha permesso di realizzare sale di videoconferenze sia nella sede centrale che presso i punti vendita e ha munito tutti i pc di applicazioni che permettano webconference.

Il ruolo della formazione e degli spazi fisici

L’azienda sta inoltre fornendo ai propri collaboratori la formazione necessaria per utilizzare al meglio i nuovi strumenti di videoconferenza, tramite modalità differenti che si adattino a tutti i tipi di popolazione aziendale e facendo in modo che i collaboratori formati diventino a loro volta erogatori di formazione. Leroy Merlin sta inoltre lavorando ad un ripensamento del layout degli uffici progettando ambienti che rispondano a precise esigenze lavorative di comunicazione, concentrazione e collaborazione con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze e l’interazione tra le diverse funzioni. Anche l’idea della riprogettazione degli spazi nasce dalle esigenze espresse dai collaboratori stessi nella periodica survey di clima.

Anche i benefici legati all’iniziativa di flessibilità oraria saranno misurati nella rilevazione annuale. Durante il progetto sono previsti anche dei focus group dedicati grazie ai quali si sono già raccolti feedback positivi associati alla maggiore autonomia e flessibilità. Anche i collaboratori, che hanno scelto di mantenere invariate le loro abitudini modificando di poco il loro orario, apprezzano la possibilità di scegliere quando lavorare per la maggior libertà che questa offre. Inoltre grazie al potenziamento dei servizi di videoconference, è stato ridotto il numero di trasferte permettendo di rilevare benefici non solo correlati alla soddisfazione dei dipendenti ma anche in termini di vantaggio economico per l’azienda.

L’entusiasmo dei collaboratori è stato cruciale nel convincere l’azienda ad effettuare ulteriori investimenti in questa direzione.

Il case history è tratto dal Rapporto “Smart Working: scopriamo le carte!” dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati