Normative

Smart Working, in arrivo il disegno di legge che disciplina il lavoro da casa

La proposta, collegata alla Legge di Stabilità, interverrà su diritti, privacy, infortuni e retribuzione per dipendenti di aziende pubbliche o private. «Così si colma un vuoto e si creano le premesse per un’organizzazione del lavoro più moderna che offre più libertà nella gestione dei tempi di vita e lavoro», spiega Maurizio Del Conte, il Consigliere Giuridico di Palazzo Chigi che ha predisposto il decreto

Pubblicato il 28 Ott 2015

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Nove articoli che introducono ufficialmente lo Smart Working. Con la Legge di Stabilità, infatti, potrebbe presto passare un disegno di legge che riguarda chi pratica il cosiddetto “lavoro agile“. La proposta di legge – che ricalca quanto già previsto dall’accordo europeo del 2002 sul telelavoro accolto positivamente dal nostro Paese sin dalle battute iniziali – interverrà su diritti, privacy, infortuni e retribuzione per chi è dipendente di un’azienda, pubblica o privata, e costituisce una norma che lascia ampio margine per la contrattazione collettiva e individuale.

«Con questo nuovo pezzo si colma un vuoto e si creano le premesse per una organizzazione del lavoro più moderna che offre più libertà nella gestione dei tempi di vita e di lavoro», ha dichiarato Maurizio Del Conte, il Consigliere Giuridico di Palazzo Chigi che ha predisposto il decreto.

L’articolo 1 del ddl riguarda nello specifico il tipo di prestazione, che deve essere volta a “incrementare la produttività e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro”. Il requisito base perchè si possa parlare di Smart Working è che l’attività lavorativa sia svolta fuori dalle mura aziendali anche per un solo giorno a settimana. Il lavoro da casa deve essere definito da un accordo scritto tra le parti in cui vengono stabiliti i modi in cui lavoro da casa va fatto, specificando quali device possano essere utilizzati e come. Sarà poi il datore di lavoro a doversi occupare di fornire la strumentazione necessaria per svolgere l’attività lavorativa, in qualità di “responsabile della fornitura, dell’istallazione e della manutenzione degli strumenti necessari a un telelavoro svolto regolarmente, salvo che il telelavoratore non faccia uso di strumenti propri”.

Il contratto deve anche indicare gli orari di lavoro e quelli di pausa. La retribuzione non deve essere inferiore a quella dei colleghi che svolgono il lavoro in azienda. Mentre in termini di sicurezza sul lavoroa, grazie a un accordo con Inail, gli infortuni saranno coperti sia che avvengano fuori dal lavoro, sia durante i tragitti ad esempio per raggiungere uno spazio di coworking. Sono riconosciuti gli incentivi fiscali e le contribuzioni che la legge di Stabilità prevede per la contrattazione di secondo livello. Lo Smart Working può essere per un tempo determinato o indeterminato e si può recedere solo per una giusta causa e con un preavviso non inferiore ai 30 giorni.

La Legge di Stabilità 2016 finalmente mette mano anche ai criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione nonché normare gli strumenti e le modalità di partecipazione all’organizzazione del lavoro, che saranno stabiliti con un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

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